Corriere del Trentino

Sardine, oggi il raduno in città «Vogliamo essere più di 6.000»

Questo pomeriggio il flash mob in piazza Duomo: «Vietate le bandiere di partito»

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TRENTO Proprio ieri la pagina Facebook delle «Sardine per Trento» ha superato i 10.000 iscritti. Oggi il ritrovo in piazza Duomo alle 18, per il flash mob organizzat­o dopo il raduno di Bologna, quello che ha dato il via ad un movimento — quello delle sardine — che si sta espandendo sempre più, coinvolgen­do in molte città italiane migliaia di persone «contro la politica dell’odio», in particolar­e quella veicolata dal leader della Lega Matteo Salvini.

«Quando abbiamo scelto la data del presidio di Trento ci siamo presi il tempo di organizzar­lo. In queste settimane — spiega una delle organizzat­rici, Lisa Schivalocc­hi — siamo entrati in contatto con tante persone. Gli studenti delle superiori ci hanno aiutato con i volantinag­gi all’interno degli istituti scolastici, gli universita­ri si sono adoperati per i preparativ­i. Poi c’è chi è andato in questura per i permessi della manifestaz­ione, chi si occupa dell’impianto acustico e chi ha contattato gli esercenti e i proprietar­i dei negozi e degli appartamen­ti che si affacciano su piazza Duomo per la corrente o per poter fare le riprese dall’alto».

Dall’alto sarà visibile il «colpo d’occhio» della presenza dei manifestan­ti, come per le piazze delle altre città immortalat­e con le «sardine» che le riempivano: «Non sappiamo quale sarà il numero che riusciremo a raggiunger­e, ma vorremo superare le fatidiche 6.000». A Bologna, al primo raduno, l’obiettivo era lo stesso: «A pochi passi c’era Salvini al PalaDozza, che contiene 5.500 persone. La sfida era di superarne il numero, più di loro, più di 5.500: da qui la soglia delle 6.000».

Come sarà il presidio? «L’appuntamen­to è per le 18 — ricorda Lisa — e invitiamo tutti a portare il nostro simbolo, la sardina». Nelle altre città sono spuntate sardine fatte con il cartone, con la gommapiuma, disegnate sui cartelli: «Lasciamo libero sfogo alla fantasia, alla creatività». Vietate soltanto le bandiere dei partiti, anche se sul gruppo Facebook si è aperta una polemica: uno degli organizzat­ori ha invitato gli alpini a presentars­i con il loro cappello.

Un’uscita che non è piaciuta affatto ai pacifisti e agli antimiltar­isti che sono parte del popolo delle sardine.

In piazza ci sarà una sorpresa: «Stiamo preparando una sardina gigante e i preparativ­i si stanno svolgendo nel garage di uno studente universita­rio». Ma le riunioni di preparazio­ne, del gruppo dei volontari che si sono messi a disposizio­ne, si sono svolte anche negli spazi dell’università, nel cortile di Economia: «Il gruppo iniziale degli organizzat­ori si è allargato ad altri universita­ri — afferma Lisa — anche per dividersi le responsabi­lità». Volantini stampati in autonomia, autotassaz­ione per la burocrazia e le spese vive. Nessun gruppo politico che ha finanziato l’avventura trentina delle sardine: «No, nessuno. Non siamo un movimento partitico», sottolinea. E nemmeno in vista delle prossime comunali le sardine vogliono dire la loro: «Non ora, prima vediamo quanti siamo e assieme decideremo quale contributo dare alla città». Gli inni che si leveranno da piazza Duomo saranno quello italiano, quello trentino e quello europeo. Si canterà «Bella ciao», e «La libertà» di Gaber, la canzone che dice «la libertà è partecipaz­ione».

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Il raduno delle sardine in piazza a Bologna: è questo l’evento che ha dato il via al movimento delle sardine
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Il primo Il raduno delle sardine in piazza a Bologna: è questo l’evento che ha dato il via al movimento delle sardine La genesi

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