Europhonica, maratona per Megalizzi
A un anno dall’attentato, il ricordo della radio: «Trasmetteremo i servizi di Antonio»
Una giornata intera con i servizi migliori realizzati per Europhonica su tutte le radio del circuito Raduni (l’associazione italiana operatori radiofonici universitari). È questo il ricordo omaggio dedicato ad Antonio Megalizzi sabato 14 dicembre, il giornalista trentino di 29 anni vittima dell’attentato terroristico di Strasburgo dell’11 dicembre 2018. «Così vogliamo ricordare la sua passione e il suo impegno», spiega la direttrice del progetto Alice Plata.
TRENTO A un anno dalla tragica morte di Antonio Megalizzi, il giornalista trentino di 29 anni vittima dell’attentato terroristico di Strasburgo dell’11 dicembre 2018, dopo varie iniziative avviate in sua memoria — il libro «Il sogno di Antonio Storia di un ragazzo europeo» edizioni Solferino, la nascita della Fondazione a suo nome sulla divulgazione di giornalismo ed Europa e di una proposta di legge presentata da poco e i nti to l at a al giornalista per un fondo da 3 milioni di euro per le emittenti radiofoniche d’ateneo — sabato 14 dicembre, nel giorno della sua morte, si svolgerà una maratona di 24 ore con i suoi servizi giornalistici.
Dalla mezzanotte di sabato fino alla mezzanotte successiva le attività del circuito Raduni si fermeranno e tutte le 36 radio t r a s mette r a nno u na maratona a reti unificati trasmettendo i migliori pezzi di Antonio Megalizzi che ha fatto negli anni per Europhonica. Tra i servizi a firma del giornalista originario di Rovereto ma residente a Trento dove aveva studiato all’università, diventato caporedattore della redazione italiana di Europhonica (progetto nato dalla collaborazione di circuiti nazionali universitari di diversi Paesi con lo scopo di raccontare l’Europa attraverso gli studenti universitari), saranno trasmessi in particolare: «L’Europa senza Ue», «Effetto Brexit sul calcio» e «L’Austerity che fa bene». Ma anche un pezzo inedito scritto da Antonio e registrato in suo omaggio dai colleghi. «Così ricordiamo il suo impegno e la sua passione» dice Alice Plata, che guida l’associazione di radio universitarie RadUni che aderisce al progetto Europhonica, all’agenzia Sir: «Trovarci ancora al Parlamento europeo dopo un anno dagli avvenimenti che ci hanno fortemente turbato è una soddisfazione ed è prova di forza e costanza». Una situazione che è stata di stimolo per attivarsi e realizzare azioni concrete, azioni di memoria nel nome di Antonio e Barteck (l’altro giovane di 35 anni morto nell’attent a to i ns i e me a d Anto ni o ) , spiega ancora Plata. Che nella presentazione della proposta di legge per i fondi per le radio, a fine novembre, aveva dichiarato: «Queste persone ci ispirano, e questa legge porterà il nome di Antonio, così gli universitari lo ricorderanno per la sua importanza, per la sua bontà, per la sua spinta di stimolo per tutti, che
La direttrice Trovarci ancora al Parlamento europeo è una prova di forza
non smetterà di esserlo anche oggi e in futuro».
La voce di Antonio in contemporanea per 24 ore è dunque l’iniziativa-omaggio di tutte le radio universitarie per il primo anniversario della morte d i Anto n i o , co l p i to quel giorno insieme all’amico francese Barto Pedro OrentNiedzielski, detto Bartek, di 35 anni. I due erano al mercatino di Natale di Strasburgo insieme a due studentesse venete universitarie, dopo una giornata di lavori all’europarlamento. Erano sotto al ponte del Corbeau quando l’attentatore ha iniziato a sparare sulla folla. Le due donne sono riuscite a fuggire. Invece per i due ragazzi non c’è stato nulla da fare. Il giovane, che stava prendendo il te s s e r i no da pubblicista, aveva studiato all’università di Verona, poi si era specializzato in studi internazionali a Trento e stava seguendo un master sulle istituzioni europee. Quella appena iniziata è una settimana molto difficile anche e soprattutto per la famiglia di Megal i z z i , p e r p a p à Domenico, mamma Annamaria, la sorella Federica e per la fidanzata Luana Moresco.