«Salva vedove» Dalla Svp una mozione
La Svp lo aveva in qualche modo prospettato: durante il dibattito sulla riforma dei vitalizi, il gruppo guidato da Gerhard Lanz aveva fatto capire di voler intervenire per ritoccare verso l’alto l’importo di quegli eredi (soprattutto anziane vedove) che con la riforma si erano visti tagliare drasticamente la cifra percepita ogni mese.
E l’esame della manovra finanziaria si è rivelata l’occasione ideale per riproporre la questione. Non con un emendamento al bilancio. Quanto con un ordine del giorno. Il documento, firmato dallo stesso Lanz e da Josef Noggler, fa riferimento innanzitutto all’«interpello» presentato all’Agenzia delle entrate per capire se il calcolo può essere spostato dai primi agli ultimi otto anni di contribuzione. In caso affermativo, i due consiglieri impegnano la giunta a rivedere la riforma. Un impegno che pare già nei fatti, come ha fatto capire ieri il presidente del consiglio regionale Roberto Paccher, ribadendo che l’operazione non avrà costi alti per le casse pubbliche.
Intanto, per quanto riguarda il fondo regionale per il sostegno della famiglia e dell’occupazione, la giunta provinciale nell’ultima seduta ha approvato le nuove schede di alcuni progetti finanziati proprio sul fondo. In particolare, viene ridefinito e prorogato fino al 2020 il progetto di cohousing che punta a «favorire la fuoriuscita da casa di cinquanta giovani trentini» con iniziative di autonomia e abbattimento dei costi di affitto. Rilanciato anche il progetto di coliving, che concentra la sperimentazione dell’autonomia giovanile in territori svantaggiati.