Corriere del Trentino

Opposizion­e all’attacco: «Manovra che vola basso»

Ghezzi (Futura): «Manca una visione politica». Malumori per le lunghe sospension­i dei lavori

- Ma. Gio.

TRENTO La discussion­e si è alternata a lunghi momenti di sospension­e. Che hanno creato qualche momento di malumore. «Abbiamo avuto un momento di incertezza sul senso di stare qui, soprattutt­o quando non c’era nessuno in Aul a e non ca pi va mo co s a stesse accadendo» ha osservato Riccardo Dello Sbarba (Verdi).

Nel primo giorno dell’esame della manovra di bilancio della Regione, da parte delle forze politiche di opposizion­e (ma non solo) non sono mancate le critiche. «C’è un volo molto basso in cui la Regione risulta un residuato autonomist­ico» ha sottolinea­to Paolo Ghezzi (Futura). Così Giorgio Tonini (Pd), che si è detto «deluso» del dibattito: «A diversi mesi dall’insediamen­to di questa giunta, sarebbe stato interessan­te un bilancio di questa esperienza. invece ci siamo infilato in un dibattito su un dettaglio della vita della nostra Regione».

In molti hanno messo in luce una divergenza tra le due Province. «In questo momento — ha osservato Ugo Rossi del Patt (che sostiene la maggioranz­a in Regione) — le due principali forze politiche della maggioranz­a non hanno coinvolto gli altri rappresent­anti e sembra che vi sia una netta divisione tra Trento e Bolzano». E dello stesso avviso Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit): «Sembra che la Regione sia una coppia tenuta insieme senza più nulla in comune. Non so chi di voi oggi, dopo essere stato qui seduto in consiglio regionale, tornerà a casa con la sensazione di aver fatto qualcosa di buono. Non è un matrimonio d’amore, si può vivere senza felicità».

E se Alex Marini (Movimento 5 Stelle) ha annunciato il ritiro dei suoi emendament­i sugli articoli 1 e 2 della manovra (in totale sono 170 quelli presentati da tutte le forze politiche), a rispondere alle sollecitaz­ioni arrivate dai gruppi è stato il vicepresid­ente della Regi one Maurizi o F ugat t i . «Per quanto riguarda i rapporti con Roma — ha detto — questi vengono delineati con le iniziative che le due Province di Trento e Bolzano stanno portando avanti con Roma e le iniziative delle due Province hanno una influenza diretta anche sulla Regione». Sulla giustizia, Fugatti ha messo in chiaro: Siamo convinti anche noi che non debba essere una competenza residuale. Abbiamo lavorato con il ministero per definire la strada da seguire». E sul ruolo della Regione ha concluso: «I risultati d e l l a C o n ve n z i o n e e d e l l a Consulta rappresent­ano un ampio spettro che non è facile da riassumere. Vi sono certamente questioni in cui sarebbe utile una cooperazio­ne più intensa».

Il dibattito

Rossi (Patt): «Netta divisione tra Trento e Bolzano». Tonini (Pd): «Sono deluso»

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(Rensi Pretto) Autonomist­a Carlo Vettori, ex Lega, ieri era seduto tra i banchi del Patt

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