Finti ambulanti truffano malata di Alzheimer
Valsugana, corredi e lenzuola pagati a peso d’oro. I due sono stati incastrati dalle microtelecamere
Sono stati incastrati dalle microcamere installate in casa i due finti ambulanti, veditori di lenzuola, che hanno truffato un’anziana malata di Alzheimer. Sono stati arrestati. Spariti 800 euro.
TRENTO Nel giro di dieci giorni si sono presentati quattro volte a casa della vittima approfittando della malattia della donna, una settantottenne affetta dal morbo di Alzheimer della Valsugana. I due truffatori proponevano alla signora sempre la stessa offerta di completi di lenzuola e al momento del pagamento scambiavano le banconote con altre di taglia minore, sottraendole alla fine più denaro del dovuto. Finché il figlio della vittima, accortosi del buco nel conto corrente, ha deciso di nascondere delle telecamere in casa della madre.
La prima volta che avevano bussato alla porta della signora non era andata bene per i due presunti venditori ambulanti, un settantacinquenne di origini napoletane e un sessantasettenne di origini venete, entrambi residenti nel vicentino. Inizialmente, infatti, la donna aveva respinto al mittente le proposte di vendita di corredi di lenzuola e federe. I truffatori però non si sono persi d’animo e noncuranti dello stato di salute della settantottenne (anzi) sono tornati alla ribalta, nella scorsa primavera. Infine, con modi gentili e garbati, sono riusciti ad entrare in confidenza con la signora e a convincerla per tre volte ad acquistare i prodotti. Se capitava che la donna non avesse disponibilità di contanti in casa, la accompagnavano perfino a prelevare allo sportello bancomat più vicino. Poi quando bisognava concludere l’affare, i due presunti truffatori si cimentavano in un numero da «prestigiatori». Le banconote da cinquanta euro, provenienti dalla mano della signora, venivano fatte passare dietro la schiena da uno dei due, per poi ricomparire davanti agli occhi della vittima in banconote da dieci euro. In questo modo la donna sborsava ogni volta più di quello che doveva, fino a consegnare in totale ottocento euro.
A scoprire la truffa è stato il figlio di 50 anni della vittima, che, insospettito dalla carenza di contanti della madre, ha deciso di installare a sua insaputa alcune microtelecamere nell’appartamento. I due truffatori sono stati così filmati mentre raggiravano la donna e, in un’occasione, mentre frugavano nella sua borsa. Il figlio si è quindi rivolto alla stazione dei carabinieri della compagnia di Borgo, che, dopo alcuni appostamenti, sono riusciti a risalire ai due uomini. Entrambi ora sono agli arresti domiciliari per truffa aggravata e tentato furto. «I cittadini devono sapere che i carabinieri sono a loro disposizione — ha ribadito il procuratore di Trento Sandro Raimondi — Il fenomeno delle truffe ai danni di anziani sta prendendo una rilevanza numerica sempre più consistente».
Sicurezza Il figlio, che si era accorto degli ammanchi, aveva installato un sistema di videosorveglianza all’interno dell’appartamento