Oggi si riparte: Irpef e Itea animano lo scontro
Tocca alla manovra della Provincia con la relazione del governatore. Oltre 2.300 gli emendamenti
TRENTO Circa 2.300 emendamenti al testo, di cui duemila firmati dai due consiglieri del Movimento cinque stelle (Filippo Degasperi e Alex Marini). Dopo il bilancio regionale tocca a quello della Provincia di Trento. Oggi il governatore Maurizio Fugatti guadagnerà infatti l’Aula con la sua relazione, per poi proseguire l’analisi dell’articolato domani.
Fino a ventiquattro ore fa lo spirito era tutto sommato costruttivo. Le minoranze avevano dichiarato di non voler fare ostruzionismo, scegliendo viceversa un profilo propositivo. Tuttavia lo strappo di ieri in consiglio regionale, con il blitz a mezzo emendamento di una norma dedicata alla nomina dei segretari comunali, ha incrudelito il clima.
Nell’agenda delle opposizioni — Pd, Patt, Movimento cinque stelle, Futura — c’è un elenco di provvedimenti inseriti nel bilancio che, a loro avviso, vanno rivisti. Due gli emendamenti principali fra i cinquanta presentati dal Pd: il ripristino dell’esenzione dell’addizionale Irpef fino a redditi di 20.000 euro e l’abrogazione della norma, prevista nell’articolo 14 della collegata alla Finanziaria, che prevede lo sfratto dall’alloggio Itea dell’intero nucleo familiare dopo una condanna superiore a cinque anni. «La Lega ha deciso di aumentare le tasse, facendo pagare l’Irpef anche a chi guadagna tra i 15.000 e i 20.000 euro annui — spiega l’intero gruppo — Noi chiediamo che rimanga tutto come è oggi, cioè che le tasse non vengano aumentate». Ancora: «La Lega vuole cacciare dalle case Itea le famiglie di chi abbia subito una condanna definitiva a più di 5 anni di reclusione. Così dei genitori possono perdere la casa a causa di un figlio con problemi di droga, una donna con i suoi bambini può perdere la casa se il marito viene condannato per violenza. Assurdo, oltre che incostituzionale. I problemi vanno risolti, non aggravati. Per questo noi chiediamo che questa previsione barbara venga abolita».
Il Patt, unitamente alla richiesta di ripristinare l’esenzione dell’addizionale Ipref fino a redditi di 20.000 euro, chiede inoltre di reintrodurre il ticket per visite e farmaci a redditi alti, sopra i 60.000 euro. «Si toglie a chi ha redditi bassi per dare ai ricchi — ha fatto sintesi l’ex governatore Ugo Rossi — È evidente che con il risparmio che si fa facendo pagare l’addizionale Irpef si tagliano i ticket ai più abbienti». Non solo: il Patt suggerisce di reperire le risorse necessarie per coprire il rinnovo dei contratti pubblici (dalla scuola alla sanità). Per quanto riguarda i numeri, il secondo bilancio di Fugatti (dopo l’esordio dell’anno scorso) segna anche la contrazione delle risorse. Tra i 200 e i 250 milioni il calo prospettato per le casse provinciali tra il 2020 e il 2022: in sostanza, si passerà dai 4,380 miliardi del prossimo anno (erano 4,7 nel 2018) ai 4,1 miliardi del 2022.