Le opposizioni critiche «Un elenco generico e nessuna visione»
Per le opposizioni, che ieri hanno ascoltato attentamente la relazione del governatore Maurizio Fugatti sulla manovra di bilancio, «non c’è una visione di futuro». La maggioranza difende invece difende in toto le ragioni del loro presidente: «Concretezza e impegni precisi, dentro un quadro non facile per l’economia trentina»
«In 45 pagine, ben poche le nuove idee della prima manovra firmata Fugatti. Un’elencazione del poco già fatto, una generica allusione a ciò che si vuole fare». Per Paolo Ghezzi di Futura, «più che la relazione su un bilancio di previsione, una relazione su un bilancio consuntivo»: l’elenco delle cose fatte, di quelle già in cantiere. Tanto che l’ex governatore Ugo Rossi fa ironia: «Per l’80% potevo scriverlo io quell’intervento. Tutte cose iniziate nella mia legislatura, loro hanno pagato soltanto le bollette. Ma per l’avvenire? Poca cosa». Più morbido Giorgio Tonini, capogruppo del Pd: «Sono soddisfatto che il terreno di confronto che abbiamo proposto sia stato accettato, quello di una visione lunga sul Trentino dei prossimi anni. Certo, ci sono parti più convincenti e parti meno. Ci sono anche dei vistosi buchi, come quello sul fisco che dimentica di parlare di Irpef». Sul fatto che la giunta sia sembrata attenta anche alle proposte della minoranza è d’accordo anche Rossi: «È positivo che Fugatti abbia recepito la nostra proposta di definire insieme le azioni strategiche per garantire l’autonomia finanziaria del Trentino».
Duro invece il giudizio di Filippo Degasperi (5 Stelle): «Una relazione molto ridondante, concetti ripetuti allo sfinimento forse perché nemmeno Fugatti crede che possano essere realizzati. Si parla in modo assillante di investimenti – osserva l’esponente grillino – ma nei fatti siamo fermi alla programmazione Rossi 2013/2018. Molta retorica – continua il consigliere – ma quello che emerge è un vuoto di proposta, di prospettiva».
Di segno opposto il giudizio della capogruppo della Lega Mara Dalzocchio: «Questa è una manovra finanziaria realistica che non prevede chissà quale libro dei sogni. Sappiamo che le risorse diminuiranno e facciamo le cose che si possono realizzare». Nella relazione di bilancio riconosce «due importanti pilastri»: «Lo sviluppo economico, che passa anche attraverso le infrastrutture, e il sostegno alla famiglia». D’accordo con Dalzocchio Caludio Cia, leader di Agire per il Trentino: «Due le parole chiave che emergono — evidenzia — famiglia e il lavoro».