Corriere del Trentino

Danneggiat­i postamat e il negozio «Funky» Sei anarchici condannati

- D. R.

Mazze, caschi e striscioni. Era il 9 febbraio 2018 un folto gruppo di anarchici era sceso in strada per manifestar­e contro la fiaccolata dei militanti di Casa Pound davanti al monumento delle Foibe, in occasione della giornata di commemoraz­ione. Da una parte Casapound dall’altra gli anarchici e tutto attorno un cordone di forze dell’ordine. C’erano stati momenti di tensione, molte strade della città erano state chiuse, ma i due gruppi non erano venuti in contatto. La protesta, però, era andata avanti fino a tarda sera e il corteo antifascis­ta si era snodato lungo le vie del centro. È stato allora che alcuni dissidenti avrebbero preso di mira il negozio «Funky», la vetrata era andata in frantumi e poi l’apparecchi­o postamat dell’ufficio postale di piazza Vittoria, era stato imbrattato.

Ora, quasi un anno dopo, per quei fatti sono stati condannati sei anarchici. Il giudice Greta Mancini ieri ha condannato il leader del gruppo anarchico Trentino, Massimo Passamani, a 6 mesi e venti giorni, Giulio Berdusco a 6 mesi, stessa pena è stata inflitta anche a Agnese Trentin. Enzo Ianes è invece stato condannato a 5 mesi e 10 giorni, mentre Andrea Parolari e Nikita Maffei a 4 mes

i e 6 giorni. Erano tutti accusati di danneggiam­ento, anche se in realtà sarebbero stati Berdusco e Trentin ad afferrare un estintore e a scagliarsi contro la vetrata del negozio di via delle Orne. Avevano spruzzato la polvere all’interno, mentre gli altri avevano cercato di nascondere i compagni alzando lo striscione, come ha evidenziat­o l’avvocato Giampiero Mattei, che ha chiesto l’assoluzion­e. Ma il giudice ha deciso diversamen­te. Maffei e Nascimben erano accusati anche di porto di oggetti atti ad offendere, «bandiere», ha sottolinea­to la difesa. «Bastoni», per la Procura.

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