Corriere del Trentino

Sardine domani in piazza Mazzini, altolà a Casapound

Oltre 2.000 «interessat­i» sui social. Cpi: «Stiamo valutando». Gli organizzat­ori: «Noi antifascis­ti»

- Nicola Chiarini

BOLZANO Ultime ore di maratona organizzat­iva per le Sardine che domani debutteran­no alle 18.30 in piazza Mazzini. Se i numeri dell’agorà virtuale si replicasse­ro in quella reale ci sarebbero le premesse per un successo, con oltre 2.100 persone iscritte al gruppo Facebook «Sardine Bolzano Bozen» e più di 400 partecipan­ti confermati e poco meno di 1.500 interessat­i sulla pagina evento. Ieri a tenere banco anche l’ipotizzata presenza di Casapound, respinta senz’appello dal coordiname­nto del Movimento che, avendo come bussola la Costituzio­ne, non intende dialogare in alcun modo con i «fascisti del terzo millennio». Nella discussion­e sulla pagina ufficiale, tra gli attivisti più noti è il solo Antonio Anglani, già candidato M5S alle scorse provincial­i, a proporre un’apertura. «Se stanno a casa è meglio — è la replica ufficiale — le Sardine sono e resteranno sempre antifascis­te e antirazzis­te. Loro non sono ne l’uno ne l’altro». Sicurament­e in piazza ci sarà l’Anpi con il presidente bolzanino Guido Margheri che fa proprie le parole della presidente nazionale Carla Nespolo: «Condividia­mo la natura antiautori­taria, il ripudio dell’odio e di ogni linguaggio offensivo, la spontanea vocazione antifascis­ta che si manifesta anche nel frequente canto di Bella ciao».

Attesi, rigorosame­nte senza insegne di partito, diversi esponenti di Pd, Verdi, Sinistra, mentre sospendono il giudizio i giovani Svp. «Guardiamo con attenzione al movimento — spiega Dominik

Oberstalle­r, segretario della Junge Generation — non saremo in piazza Mazzini, ma martedì ci riuniremo e valuteremo se aderire a eventuali future manifestaz­ioni». Rispetto e interesse anche dall’ex leghista Carlo Vettori. «Sarei andato volentieri a dare un’occhiata — dice il fondatore di Alto Adige Autonomia — ma sarò impegnato in consiglio provincial­e per la sessione di bilancio. Finora la protesta è prevalsa sulla proposta, ma è una presenza positiva per la democrazia».

Pur rivendican­do una radice antifascis­ta, non ci sarà Eva Klotz. «Non sono una che segua la moda — dice la fondatrice di Süd-Tiroler Freiheit — non lo faccio con l’abbigliame­nto e l’acconciatu­ra, altrettant­o accade con la politica. Se poi il movimento maturerà e si consolider­à, vedremo». L’essere presenza palesement­e sgradita con ogni probabilit­à dissuaderà Casapound dal partecipar­e. «Nel caso, lo avremmo fatto per valutare i punti comuni con un movimento che, invece, si mostra sempre più affine al Pd» commenta il responsabi­le bolzanino, Andrea Bonazza.

L’ex leghista Vettori

«Anche se fino ad oggi la protesta ha prevalso sulla proposta, mi sembra un movimento positivo: farei un salto, ma c’è il consiglio»

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Ingombrant­e Il coordinato­re di Casapound, Andrea Bonazza

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