L’export altoatesino continua a crescere
Nei primi nove mesi dell’anno superati i 3,7 miliardi. Giudiceandrea: «Risultati straordinari»
BOLZANO Continua a crescere l’export altoatesino. Lo certificano sia l’Istat che l’Astat, l’Istituto provinciale di statistica. Nei primi nove mesi del 2019 le esportazioni hanno superato i 3,7 miliardi di euro, in aumento del 3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel terzo trimestre dell’anno si è registrato un calo del 2,7% rispetto al secondo, ma una crescita del 9% rispetto allo stesso periodo del 2018. «Sono risultati davvero straordinari» commenta il presidente di Assoimprenditori Alto Adige Federico Giudiceandrea.
Soprattutto alla luce del «complicato contesto internazionale in cui si stanno muovendo le nostre imprese — sottolinea Giudiceandrea — l’economia tedesca è in frenata, gli Stati Uniti puntano su politiche protezionistiche, la Brexit continua a creare incertezza. Ciò nonostante le nostre aziende continuano a conquistare nuove fette di mercato». La Germania rimane per l’Alto Adige il Paese verso cui esporta maggiormente (32,4%) e nel terzo trimestre le percentuali sono continuate a crescere: +4,6% (in termini assoluti +18,2 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le merci dirette verso gli Stati Uniti, quinta destinazione altoatesina, crescono del 37,3%. L’unico calo è quello registrato dal Regno Unito (-10,6%, -3,4 milioni di euro).
Come riporta ancora l’Astat nella sua pubblicazione dedicata al commercio estero, è sul fronte delle esportazioni verso i Paesi extra-Ue che si registra l’aumento più consistente (stiamo parlando sempre del terzo trimestre): +17,4%. In particolare crescono le esportazioni verso gli altri continenti (+26,3%): dopo anni di costante calo, raddoppia l’export verso l’Africa (+115,2%), aumentano anche i volumi diretti in Oceania (+83,8%), America (36,3%) e, in minor misura, Asia (+6,7%). «Non è affatto scontato riuscire ad affermarsi su mercati lontani e spesso poco conosciuti — aggiunge Giudiceandrea — ma è proprio grazie all’export che le nostre aziende attirano ricchezza in Alto Adige, creano posti di lavoro di alta qualità e fanno conoscere la nostra terra nel mondo: in questo modo la competitività a livello globale genera benessere e valore aggiunto a livello locale».
Per quanto riguarda i settori di attività, la maggiore quota di esportazione è ascrivibile alla categoria di macchinari e apparecchi non classificati altrove con il 20,9% sul totale, seguiti da prodotti alimentari, bevande e tabacco con il 17,5% e dai mezzi di trasporto (14,9%). Seguono metalli di base e prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti) con il 12% e i prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (7,4%). Tali settori incidono complessivamente per il 72,7% del totale. Il risultato migliore viene fatto registrare dai prodotti di agricoltura, silvicoltura e pesca (+35,6% pari a +24,7 milioni).