Minori trasferiti, i prefabbricati sono pericolosi
I prefabbricati non sono idonei, a dicembre la visita del Garante. Cinformi: «Non c’è nesso, scelta già in essere»
TRENTO Dal Cinformi negano che ci sia un nesso di causa/ effetto, ma la decisione di spostare i minori stranieri non accompagnati dai prefabbricati allestiti alle ex caserme di via Fersina ad appartamenti protetti segue due fatti che sono avvenuti lo scorso dicembre: la sollecitazione del Garante dei minori Fabio Biasi e il successivo sopralluogo alla Residenza Fersina dello stesso Garante.
All’interno degli spazi delle ex caserme, di fronte all’edificio che ospita i richiedenti asilo adulti e a poca distanza dai container della pronta accoglienza, sono allestiti infatti alcuni moduli abitativi per l’accoglienza straordinaria di minori stranieri non accompagnati, per il tempo necessario al collocamento in altre strutture, soprattutto fuori Provincia considerata la scarsità di alloggi protetti disponibili sul territorio.
Dall’inizio dell’autunno fino a metà novembre dello scorso anno, secondo i dati del Cinformi, transitavano dai prefabbricati della Fersina una media di 5-7 minori per una media di permanenza di 8-9 giorni. I dati non sono aggiornati a dicembre, ma da gennaio i minori, che ora saranno però ospitati in un appartamento protetto, non più nell’area esterna della Residenza Fersina.
Nel frattempo il Garante dei minori ha raccolto alcune osservazioni avanzate in un colloquio dall’ex assessora comunale alle Politiche sociali ed ex consigliera provinciale del Pd Violetta Plotegher in qualità di tutrice di alcuni dei minori ospiti alla Fersina. Un colloquio in cui veniva chiesto all’ex pm Fabio Biasi di «approfondire la situazione». «Si chiedeva di porre attenzione su quello che stava succedendo», si limita a dire Plotegher.
Il 20 dicembre il sopralluogo del Garante nella struttura, che però a detta del Cinformi non avrebbe prodotto alcun rilievo: «Ero presente alla visita — afferma il direttore del Cinformi Pieluigi La Spada — e la decisione si destinare i minori agli appartamenti non è una conseguenza del sopralluogo, ma una scelta che era già in essere».
Da gennaio i minori stranieri non accompagnati non andranno più nei prefabbricati della Residenza Fersina, perché con carattere di «urgenza» è stato chiesto a uno degli enti che si occupano di accoglienza di liberare un appartamento da destinare a loro. Oltre all’interessamento del Garante e al successivo sopralluogo, la scelta del Cinformi di trovare un’alternativa alla Residenza Fersina arriva dopo la decisione di alcuni enti dell’accoglienza — comunicata ufficialmente — di non autorizzare più alcun trasferimento di minori nei prefabbricati della Fersina perché ritenuti inadatti e non adeguati.