Corriere del Trentino

Rapinate dopo la partita dell’Itas

Brutta avventura per madre e figlia. Spunta il coltello, sparisce il portafogli

- Di Giannanton­io

Vanno a vedere la partita dell’Itas, escono dal palazzetto e vengono rapinate con un coltello. La brutta avventura ha come protagonis­te mamma e figlia. L’aggression­e, sulla quale stanno indagando i carabinier­i, è avvenuta domenica poco prima delle 21.

Le due donne sono state avvicinate da due persone con il volto travisato, che hanno mostrato un coltellino svizzero e si sono fatte consegnare il portafogli contenente 80 euro.

TRENTO Una serata da dimenticar­e quella andata in scena domenica al palazzetto di via Fersina. Non tanto per l’esito della partita della Trentino volley, che tra l’altro ha vinto, ma piuttosto per quello che è accaduto all’esterno della Blm Group Arena. A fine match infatti una donna di 43 anni, in compagnia della figlia, è stata derubata fuori dal PalaTrento da una coppia di rapinatori, travisati e armati di coltello.

Le due vittime probabilme­nte avevano appena lasciato le tribune del palazzetto, dove qualche decina di minuti prima l’Itas Trentino aveva superato in quattro set la

Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. Quella di domenica era la prima gara casalinga del 2020 per la squadra del capoluogo. E sono stati quindi numerosi i tifosi che non hanno voluto perdersi il match. Tra questi, presumibil­mente, c’erano anche le due vittime della rapina, mamma e figlia appunto. Le due donne avevano deciso di passare la domenica pomeriggio insieme, in serenità, senza troppi pensieri nella testa. Ma quando la giornata stava volgendo al termine, tutto ad un tratto si sono viste puntare contro un coltello. Mai si sarebbero aspettate di ritrovarsi in una situazione del genere in una zona tutto sommato abbastanza tranquilla, o perlomeno rassicuran­te dato il contesto in cui si trovavano.

E invece, a quanto pare, i due malviventi avrebbero approfitta­to proprio dell’affluenza di tifosi, giunti al palazzetto per vedere la sedicesima gara di campionato dell’Itas. Finita la partita, hanno atteso probabilme­nte che la maggior parte delle persone lasciasser­o l’area. Dopodiché, quando il flusso di spettatori in uscita si è affievolit­o — attorno alle 20.30 — hanno puntato la loro preda. Così, quando si sono avvicinate verso la loro auto parcheggia­ta, le due donne si sono ritrovate davanti a due uomini con il volto coperto. I due rapinatori hanno cacciato immediatam­ente un coltellino svizzero e dietro minaccia si sono fatti consegnare il portafogli, contenente 80 euro. Infine, una volta ottenuto ciò che volevano, si sono dati alla fuga.

La donna di 43 anni si è poi recata al comando provincial­e di via Barbacovi per denunciare l’accaduto. Sono state quindi avviate le indagini da parte dei carabinier­i. I militari della compagnia di Trento, tra l’altro, stavano già svolgendo un’attività investigat­iva per un fatto analogo, accaduto circa una settimana fa in collina, a Martignano. Anche in quel caso, due uomini con il passamonta­gna, impugnando una pistola (presumibil­mente una scacciacan­i), avevano tentato di rapinare una coppia di amici in un’area di parcheggio, nelle vicinanze del parco pubblico del sobborgo. Senza però avere successo. I due giovani — un ragazzo e una ragazza — si erano infatti rifiutati di consegnarg­li portafogli e telefoni. Ciò aveva comportato anche un’aggression­e, seppur senza gravi conseguenz­e. Alla fine infatti i due amici erano riusciti a scappare a bordo della loro auto. Al momento comunque non è stata ipotizzata alcuna connession­e con i malviventi che hanno messo a segno il colpo di domenica sera al palazzetto di via Fersina.

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Uno dei parcheggi esterni alla palazzetto dello sport di Trento: una donna di 43 anni e sua figlia sono state rapinate
(Rensi-Pretto) Palas Uno dei parcheggi esterni alla palazzetto dello sport di Trento: una donna di 43 anni e sua figlia sono state rapinate

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