Corriere del Trentino

Salvini, arriva il via libera al processo Decisiva l’assenza di Durnwalder

Caso Gregoretti, il 17 il voto in aula.Unterberge­r: palcosceni­co pre-elezioni

- N. C.

L’assenza di Meinhard Durnwalder diventa cruciale per l’ok alla richiesta di processo per Matteo Salvini, per la condotta tenuta sul caso Gregoretti, quando era ministro dell’Interno. Assente per motivi di salute, il senatore Svp, se avesse potuto essere presente in Giunta delle immunità del Senato per le autorizzaz­ioni avrebbe votato no, risultando così determinan­te per la bocciatura. Ma, invece, le cose sono andate diversamen­te. Dopo il testacoda della Lega che, su esortazion­e dello stesso Salvini determinat­o a politicizz­are il processo in vista del voto regionale in Emilia Romagna e Calabria, ha espresso 5 sì, neutralizz­ando i 5 no di Forza Italia e Fratelli d’Italia, le assenze dei 10 commissari dei partiti di maggioranz­a (Pd, Movimento 5 stelle, Italia viva, Leu) e quelle dei 2 del Gruppo misto, oltre a quella Durnwalder, in un organismo di 23. Decisivo sarà, comunque, il voto in aula fissato per il 17 febbraio.

Julia Unterberge­r stigmatizz­a il cinismo della Lega. «Da questo comportame­nto — sostiene la senatrice Svp — si vede che la cosa più importante per Salvini è poter fare il martire prima delle elezioni. Fino ad adesso ha accusato la maggioranz­a di volerlo mandare in carcere per aver difeso i confini, quando ha capito che non gli sarà dato questo palcosceni­co intima ai suoi di votare l’autorizzaz­ione».

Durnwalder rivendica la linearità della propria condotta politica. «Avrei espresso una posizione analoga a quella che espressi sul caso Diciotti — spiega —. La Stella Alpina non ha un vincolo di collocazio­ne, ma decide caso per caso, con una maggior libertà politica rispetto alle altre forze. Il precedente governo aveva definito un proprio cambio di linea nella gestione delle politiche migratorie e Salvini non ha fatto altro che attuare quella linea, agendo dunque non per un interesse privato, ma per prevalente interesse pubblico». A rafforzare la propria riflession­e, il senatore sottolinea come né il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, né altri componenti dell’esecutivo avessero assunto posizioni nette di distacco o censura, all’epoca dei fatti. «La nave, lo scorso luglio, fu fermata per sei giorni, prima che fosse concordata la ricollocaz­ione delle persone migranti in ambito europeo — riprende Durnwalder —. Il tribunale dei ministri avrebbe voluto archiviare il procedimen­to, la giunta oggi ha visto la diserzione della maggioranz­a, ma quel che conterà sarà il voto in aula».

 ??  ?? L’ex ministro
Matteo Salvini è intenziona­to a politicizz­are il processo. Per questo ha chiesto ai suoi di votare «sì» alla richiesta
L’ex ministro Matteo Salvini è intenziona­to a politicizz­are il processo. Per questo ha chiesto ai suoi di votare «sì» alla richiesta

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy