La politica piange Saurer, volto sociale dell’autonomia
È morto l’ex assessore. Cordoglio unanime, dai Verdi alla Lega
BOLZANO La politica altoatesina si è svegliata un po’ più povera in questo inizio di settimana e di ultimo scorcio di gennaio. A spegnersi nella notte tra domenica e lunedì Otto Saurer, 77 anni il prossimo 25 gennaio, pilastro della politica sociale della Provincia di Bolzano e del suo stesso partito, la Südtiroler Volkspartei, in cui ha contribuito a far nascere e a rendere forte gli Arbeitnehmer, la cosidetta «ala sociale». Originario di Prato allo Stelvio, Otto Saurer è stato eletto per la prima volta in consiglio provinciale nel 1983, entrando l’anno successivo nella giunta guidata da Silvius Magnago con il ruolo di assessore al lavoro, alla formazione professionale tedesca e ladina, alla sanità e alle politiche sociali. Nelle successive legislature, Saurer è stato al fianco del presidente Luis Durnwalder come vice-presidente dell’esecutivo e con le deleghe a formazione professionale tedesca e ladina, sanità e politiche sociali. Dal 1999 al 2003 è stato vicepresidente nonché assessore a personale, sanità e politiche sociali, dal 2004 al 2008 è stato assessore a scuola e cultura tedesca. «Ci lascia uno dei più importanti precursori della nostra terra per quanto riguarda le politiche dell’autonomia e del sociale». Così il presidente Arno Komptascher, che aggiunge: «L’Alto
Adige perde un politico di grande valore, la cui anima sociale deve rappresentare un’eredità da trasmettere alle future generazioni».
«Dolore» viene espresso dalla Svp, che s’inchina «davanti ai costanti sforzi fatti per l’Alto Adige». E l’Obmann Philipp Achammer ne sottolinea l’impegno «a risolvere questioni socio-politiche con un approccio diretto e una politica onesta». Di politico dell’ascolto e delle visioni, parla Luisa Gnecchi, oggi vice-presidente nazionale dell’Inps. «Ho lavorato bene con Otto Saurer in giunta per 10 anni. So che in tanti, sia nella sanità che nel sociale, lo ricordano come un assessore disponibile e sempre pronto all’ascolto». Nell’esprime il suo cordoglio ai familiari, il vescovo Ivo Muser ne sottolinea l’impegno «per la giustizia sociale e per una società che mettesse il noi davanti all’io».
«Che la nostra Autonomia abbia non solo raggiunto successi culturali ed economici, ma disponga anche di una forte colonna sociale, lo dobbiamo in gran parte anche a Otto Saurer»: così il presidente del consiglio provinciale Josef Noggler. «La scomparsa di Otto Saurer rappresenta una perdita molto grande per la nostra provincia e per tutti coloro che credono fermamente nei valori della nostra autonomia» ricorda Giuliano Vettorato, assessore provinciale, mentre i Verdi, nel sottolinearne l’umanità, lo spessore politico e la simpatia, rimarcano: «Resta per noi un grande esempio come uomo e come politico».
«La grande carica di simpatia e umanità gli permetteva di cogliere i bisogni delle persone comuni» così l’associazione «La strada», mentre per Peter Koler «senza Otto Saurer non esisterebbe Forum prevenzione». Anche l’Istituto promozione lavoratori ne ricorda «l’operato e la sua passione per la giustizia sociale e per l’eguaglianza».