Fascino e malizia del crespino Ospita un fungo detestabile ma cura fegato e stomaco
«Curiosità botanica, pianta medicinale preziosa, ospite detestato di un temibile parassita di cereali, il crespino unisce fascino e malizia», così inizia la descrizione di questo comunissimo arbusto Pierre Lieutaghi nel suo Dizionario degli alberi e degli arbusti, nell’edizione del 1969. Cresce comunemente nelle siepi che accompagnano i campi e le strade di campagna.
Il crespino, Berberis vulgaris, della famiglia delle Berberidaceae, è «l’ospite detestato» di un fungo, la Puccinia graminis, che ha tre fasi di sviluppo.
Si manifesta in maggio sulla parte inferiore delle foglie con delle pustole giallastre, portatrici di spore che il vento trasporta sulle graminacee, infettandole. Il frumento - una graminacea, appunto - attaccato da questo fungo, muore rapidamente.
In molti Paesi produttori di grano è stato eliminato completamente, persino vietato per legge.
Fiorisce con grappoli di campanellini gialli in maggio e giugno. I frutti, aciduli al gusto, sono molto amati dagli uccelli e rosseggiano da settembre in poi sui rami spinosi – molto spinosi! – del folto cespuglio. Ora, mentre scrivo, i miei crespini ormai senza foglie, son assiduamente frequentati dai merli.
Se avete bambini, vale la pena far vedere loro una curiosità botanica dei fiori. Sfiorando con un filo di paglia il lungo stame, questo si contrae bruscamente, mentre il polline delle antere si appoggia sullo stimma. Se un insetto tocca il fiore per far incetta di nettare, che si trova alla base dei petali, l’impollinazione è dunque immediata. Le spine invece sono foglie modificate. Più l’ambiente è secco, più spine porta il crespino; sono in genere tre per ogni nodo fogliare. Se il crespino invece si trova in un ambiente umido, al posto delle spine si sviluppano foglie.
Rami, spine e radici dell’arbusto contengono un alcaloide, la berberina, alcaloide non del tutto innocuo. Ancora oggi, nella medicina popolare, la radice è usata per curare malattie allo stomaco, al fegato e disturbi biliari, le dispepsie, l’idropisia, le costipazioni, le diarree, come purgante, febbrifugo, diuretico, antiemorragico, per malattie dell’apparato genito-urinario e contro la gotta. Le bacche invece non contengono alcaloidi.
È ovvio che le spine del crespino abbiano per secoli avuto una funzione deterrente, usate per allontanare le streghe, per rafforzare formule magiche e nelle invocazioni pro o contro il Maligno. L’uso più ovvio era portare in tasca un rametto di crespino: serviva contro gli spiriti cattivi ed evitava infezioni prodotte da altre spine. Il crespino cresce su terreni calcarei. Ne esistono circa quattro specie europee, circa seicento extraeuropee. Un crespino a foglia rossa, Berberis atropurpurea, è fra i più decorativi. Amano quasi tutti crescere al sole.
I divieti In molti Paesi produttori di grano è stato eliminato completamente, persino vietato per legge