«Papà è buono, aspettiamo che torni libero»
Francesco e Jenna parlano allo speciale de Le Iene: «È una persona buona e carismatica»
Parlano i figli di Chico Forti davanti alle telecamere de Le Iene nella puntata speciale di giovedì: «Nostro padre è una persona buona e carismatica. È innocente e lo vogliamo a casa» dicono Jenna e Francesco.
TRENTO Ad una settimana dal suo 61esimo compleanno e a due dal 15 febbraio, data che segna 22 anni fa l’inizio dell’incubo per Chico Forti, quando Dale Pike, figlio dell’imprenditore col quale era in trattativa per la compravendita di un albergo viene trovato ucciso su una spiaggia di Miami, lo speciale di Gaston Zama per «Le Iene» di giovedì ha messo ancora più in luce le anomalie di tutta la vicenda. Per la quale il produttore trentino da 20 anni sconta l’ergastolo in un carcere di massima sicurezza a Miami da dove grida da sempre la sua innocenza. E chiede la libertà.
Ma dalla trasmissione emerge preponderante anche l’aspetto umano, di padre attento e amoroso, anche da lontano, in costante contatto con telefonate, lettere e mail con i figli che ha lasciato piccoli quando avevano 1, 3 e 5 anni. Emerge la descrizione di una persona sempre e ancora lucida, nonostante tutto, e che non vuole la grazia ammettendo la sua colpevolezza, non chiede pietà, ma vuole «uscire a testa alta da uomo libero». E a parlare dell’uomo, del padre, di Chico prima — dai racconti — e dopo la vicenda sono proprio i suoi figli, che parlano per la prima volta in tv: Francesco Luce di 22 anni e Jenna Bleu di 24 (la terza è Savannah Sky di 26), tutti residenti alle Hawaii con la madre Heather. «Spero che la voce della gente faccia capire la sua innocenza — ha detto Jenna, bella, forte a tratti emozionata — Non ho mai pensato che questa situazione fosse per sempre. Anche papà ci ha fatto sempre pensare così. Mi piacerebbe però che fosse liberato, magari finché mia nonna è viva, e andare un po’ a Trento con lui e mio fratello».
Mentre Francesco, stesso sorriso, fisico e modi di fare del padre, sa che è «una persona carismatica — dice — piena di amici e avventuroso, un uomo per bene, non ho mai sentito cose negative su di lui. Cerca di rimanere attivo e lucido in carcere, e allenato fisicamente», perché, il padre gli ripete sempre che un giorno potranno condividere dal vivo le passioni per gli sport d’acqua: «Sto aspettando il mio maestro per usare il windsurf», ha detto Francesco.
Nella super puntata di tre ore è stata ripercorsa la complicata vicenda, dalla volata di Chico in America dopo la vincita di 80 milioni di lire a Telemike alla nuova vita a Miami come produttore e imprenditore, fino al video inchiesta sulla morte di Cunanan, presunto assassino di Versace («Il Sorriso della Medusa») che mette in dubbio la versione della polizia sul ritrovamento del killer. Video che sarà, secondo tante voci innocentiste anche autorevoli come magistrati, uno degli elementi che incastreranno Chico. E poi la testimonianza dell’ex moglie di Thomas Knott, il pregiudicato tedesco che si era spacciato per maestro di tennis e aveva proposto a Chico l’affare dell’albergo che non avrebbe avuto un alibi quella sera del delitto.
In tutto questo Chico e la sua testimonianza che a corollario di tutto rivela la vera forza per andare avanti: i suoi figli, oltre alla madre Maria. «Non mi hanno mai abbandonato, anche se lontani, sono la fonte di energia, la forza per andare avanti, la motivazione per rimanere a testa alta e rientrare in italia a testa alta. La mia linfa vitale», ha detto Chico.