Segnana prepara un dossier «Da qui inizia un percorso, presenteremo le nostre idee»
TRENTO La sala riunioni era gremita. Ospite dell’ospedale di Arco e accolto dal sottosegretario Riccardo Fraccaro, il viceministro Pierpaolo Sileri ieri ha stretto le mani a tutti. Un primo vis vis. Con l’assessora Stefania Segnana, ovviamente. Ma anche con il direttore medico della struttura arcense, Luca Fabbri, e con tutti gli amministratori interessati al punto nascita: il sindaco di Arco Alessandro Betta, il presidente della Comunità Alto Garda e Ledro Mauro Malfer, i sindaci di Ledro, Dro, Nago Torbole, Tenno, Drena e Riva del Garda. Non solo: a parlare con Sileri ieri è arrivato anche il comitato che negli ultimi anni ha raccolto 12.000 firme per riattivare il centro nascite. «Quello che speriamo — ha fatto sintesi il presidente Riccardo Cargnel — ora è di essere ascoltati».
Una cosa è certa: la risposta del ministero, dopo la visita romana di poche settimane fa, è stata celere. E l’assessora Segnana lo riconosce: «Nel giro di quindici giorni dal nostro incontro a Roma, il viceministro è arrivato qui ad Arco e già questo è un segnale importante, una disponibilità da riconoscere». Resta la sostanza: la volontà della giunta provinciale di riaprire il punto nascita chiuso dal 2016, replicando quanto accaduto a Cavalese. «Da qui iniziamo un percorso, faremo un progetto puntuale e presenteremo la nostra idea», rimarca Segnana. «Noi — aggiunge — cerchiamo di dare risposte ai cittadini e ai territori».
Facilitatore nobile dell’interlocuzione Trento-Roma, in queste settimane, è stato il sottosegretario Riccardo Fraccaro. «Ho fatto delle promesse al mio territorio che non dimentico e non dimenticherò mai — premette — Avviare il dibattito era necessario e voglio lavorare al fianco del viceministro e della Provincia per valutare un impegno politico: la riapertura del punto nascita».
A fine marzo, nella seconda visita di Sileri, la parola passerà ai sindaci. È a loro che il viceministro intende rivolgersi. «E noi siamo pronti — fa sintesi Alessandro Betta, sindaco di Arco — La nostra posizione è sempre stata unitaria, posti gli standard di sicurezza siamo a favore della riapertura del punto nascita. Più servizi per il territorio sono un valore aggiunto».
Resta, chiaramente, da capire la fattibilità, scientifica ed economica, della riattivazione. Per far conoscere a Roma i numeri della struttura, intanto, ieri è stata presentata l’attività dell’Unità operativa di ostetricia e ginecologia, composta da 6 medici fra cui il direttore, 5 biologi, 11 infermieri professionali, un’ostetrica e 4 operatrici socio sanitarie. All’Unità operativa fa riferimento il Percorso Nascita, che è stato progressivamente implementato e attualmente accoglie il 100% delle richieste pervenute con un aumento del tasso di reclutamento dal 39,4% nel 2016 al 85,9% del 2019.