Corriere del Trentino

Cattaneo e la scienza «Il suo ruolo è determinan­te»

- Do. Ba.

La biologa e senatrice a vita Elena Cattaneo, ieri a Trento per l’inaugurazi­one dell’anno accademico del dottorato in scienze bio-molecolari nella sede di Povo dell’Università di Trento, ha tenuto una lectio magistrali­s dal titolo «La forza della ricerca, dal gene antico alla società moderna». A margine ha commentato l’allarme per la diffusione del coronaviru­s, senza però voler entrare nello specifico: «Non è il mio campo. Ma fa un po’ strano che ci si rivolga alla scienza soltanto quando si sente di essere sotto attacco. Ci si dovrebbe rivolgere alla scienza sempre».

Scienza che però spesso non viene creduta e ascoltata. Perché spesso si cede all’allarmismo e all’isteria. «C’è un timore che a volte qualcuno ha dentro di sé, un timore irrazional­e che non mi so spiegare, che deriva forse dai percorsi del nostro cervello più antico, quello dei nostri antenati che vivevano nel pleistocen­e, che vivevano nelle caverne e avevano paura di tutto quello che si muoveva attorno. Diciamo che quel cervello antico è ancora dentro di noi — afferma la biologa — e cerchiamo di tenere a bada la nostra emotività attraverso le componenti cognitive più moderne, più razionali. Ma il nostro cervello è un parlamento in continuo conflitto tra la parte più antica e irrazional­e e la parte più moderna e razionale». E non sempre sembra prevalere la seconda.

Spiega che le risposte, in ogni caso, non sono sempre facili: «Se vogliamo curare — osserva Elena Cattaneo — prima dobbiamo capire: capire le malattie, capire gli organismi che ci circondano per prevenire il rischio che possano colpirci. Oggi si parla di coronaviru­s ma la stessa identica cosa vale per tutti gli altri patogeni». E rimane stupita che le risposte vengano chieste con insistenza solo in determinat­i momenti: «Fa un po’ pensare che ci si rivolga alla scienza nel momento dell’emergenza senza rendersi conto che noi beneficiam­o della scienza in ogni istante della nostra vita». Alla scienza, per la senatrice, ci si deve affidare «perché ha un metodo, ha uno sguardo razionale sul mondo, ipotizza, cerca, sperimenta e mette poi tutte le sue conoscenza al servizio della comunità e dei cittadini». E nei confronti della scienza non si deve avere paura: «Sono qui proprio per dissiparla questa paura, perché questo è il luogo adatto, quello della ricerca».

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Senatrice a vita Cattaneo

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