Fraccaro e le comunali «I facilitatori regionali coordineranno le liste»
Il sottosegretario: «Chico Forti? Lo vogliamo a casa»
MALÈ «Oggi è il primo passo per quello che è il sogno della comunità della Val di Sole: essere la prima valle sostenibile d’Italia e d’Europa». Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, ha presenziato ieri al workshop organizzato a Malè con tutti gli esponenti del territorio locale per iniziare a costruire una strategia condivisa che agevoli la transizione ecologica del territorio. «Come presidente del Comitato interministeriale per la programmazione economica mi impegno ad approvare il progetto entro fine legislatura».
Sottosegretario Fraccaro, lei ha proposto di costituire un tavolo di lavoro per dare il via a questo progetto. Quali sono le tempistiche?
«Il prima possibile, perché il tempismo è fondamentale per poter sfruttare la sostenibilità del territorio per avere anche un ritorno economico».
Passando alla politica locale, come commenta la nascita del movimento «Onda civica» da alcuni fuoriusciti del Movimento 5 Stelle?
«Oggi sono qui in veste istituzionale, perché questo è un progetto che vuole essere aperto a tutti, indistintamente dalla parte politica. Parlare di un’altra forza politica sarebbe scorretto, perché significherebbe dare a questo evento un colore politico».
A maggio ci sarà l’appuntamento delle elezioni comunali. Quale ruolo ricopriranno i facilitatori regionali appena nominati nella stesura delle liste?
«I facilitatori avranno il compito di mantenere un rapporto più stretto tra l’organizzazione centrale e tutti i territori. In vista delle elezioni, coordineranno anche le liste civiche che si stanno formando. Proprio domani (oggi, ndr) ci sarà un incontro a Roma con loro, in modo da stabilire una linea comune su tutto quanto».
È possibile ipotizzare alleanze prima delle elezioni?
«Anche questo sarà tema di discussione dell’incontro a Roma».
Lei come pensa di riposizionarsi all’interno del Movimento dopo il passo indietro di Luigi Di Maio?
«Non ci sarà nessun riposizionamento personale. Serve solo attendere gli Stati Generali di marzo, dove collettivamente stabiliremo il quale direzione il Movimento vorrà muoversi in maniera condivisa per i prossimi dieci anni per rilanciarsi in tutta Italia. Trento compresa».
Quali novità ci sono sul caso di Chico Forti? Esiste la possibilità di creare una commissione parlamentare dedicata?
«Sono in costante contatto con il ministro degli Esteri e insieme stiamo cercando di percorrere la strada diplomatica per sensibilizzare anche la politica americana su questo caso, continuando a fare pressioni per avere risposte concrete. Le interlocuzioni sono importanti e siamo fiduciosi. Per il momento, però, non ci sono novità su nuove commissioni parlamentari. Dal punto di vista mediatico è molto importante tenere viva la questione, continuando a fare informazione su questo caso sia in Italia sia negli Stati Uniti. Ma siccome sono vent’anni che Chico e la sua famiglia aspettano qualcosa di concreto, non vogliamo lasciare il segno dal punto di vista mediatico. Vogliamo lavorare affinché si possa presto parlare con Chico qui in Italia, a casa».
Gli Stati Generali di marzo serviranno al Movimento per capire quale direzione prendere per i prossimi dieci anni