Corriere del Trentino

Monika, Nicoleta, Alexandra: gli anni bui dei femminicid­i

Dal 2018 sei donne uccise in Alto Adige, due salve per miracolo

- F. Cle.

Sei donne uccise negli BOLZANO ultimi due anni, altre due vive per miracolo. Dopo il triste record del 2018, si sperava che l’intensa opera di prevenzion­e sociale contro i femminicid­i iniziasse a dare i risultati. E così in effetti è, secondo operatori e forze dell’ordine. Ma la violenza cieca di Versciaco, dove nemmeno l’imminente nascita di un bimbo ha fermato la mano dell’aguzzino, dimostra che c’è ancora tanta strada da fare.

La serie nera inizia il 20 aprile del 2018: Monika Gruber,

57 anni, viene trovata senza vita nella sua casa di Bressanone. Ad ucciderla il marito, arrestato in stato di choc alla stazione. Il 17 luglio a morire è Nicoleta Caciula, romena, 46 anni: il nipote Loris patteggia 4 anni e dieci mesi, sentenza appena annullata dalla Cassazione per motivi formali. Alla vigilia dela Ferragosto, quella che doveva essere una serenza vacanza di famiglia finisce nel sangue in val Gardena: Paolo Zoni, di Parma, uccide a coltellate la moglie Rita Pissarotti, infermiera di 60 anni. Muta testimone della violenza la cagnetta Durly, adorata da Rita. Zoni viene arrestato al casello di Bolzano Nord.

Una sorta di inspiegabi­le «delitto in paradiso» è quello che si consuma nell’idillio di Quarazze, vicino a Merano:

Alexandra Riffeser, 34 anni, madre di due bimbe, viene massacrata nell’agriturism­o di famiglia con 43 coltellate dal marito, l’austriaco Johannes Beutel. Risultato capace di intendere e volere, quest’ultimo ha ottenuto il processo con rito abbreviato (udienza questo mese). Una vita sfortunata è quella di Maria Magdalena Oberhollen­zer, 54 anni, «Marlene» per quei pochi che le volevano bene: viene trovata morta (strangolat­a con il laccio di un accappatoi­o) in casa a Brunico: dopo due settima

La Procura

«Sul corpo della vittima sono state trovate ecchimosi Probabile morte per soffocamen­to»

Le storie

Coltellate nelle dimore di vacanza, assalti per strada o in stazione: un orrore senza regole

ne confessa un uomo, da poco scarcerato perché l’omicidio non sarebbe volontario ma effetto di un gioco erotico finito male.

Nel 2019 due donne sfuggono per miracolo alla furia dei loro uomini. In aprile a Oltrisarco una mamma di 29 anni che spinge il passeggino viene aggredita a coltellate dal marito (da cui si stava separando), davanti ai passanti terrorizza­ti: l’uomo è bloccato appena in tempo. E in ottobre lesioni gravissime riporta una donna nigeriana presa a calci e pugni da un connaziona­le nella stazione di Bronzolo, a pochi metri dai pendolari in attesa del treno. Giovedì tocca a Fatima e al suo bimbo che sta per nascere: stavolta nessuno arriva a salvarli.

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Indagini in corso I sigilli sulla porta dell’abitazione
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Da sinistra, in senso orario: Monika Gruber, Nicoleta Caciula, Rita Pissarotti, Alexandra Riffeser e Maria Magdalena Oberhollen­zer
Volate via Da sinistra, in senso orario: Monika Gruber, Nicoleta Caciula, Rita Pissarotti, Alexandra Riffeser e Maria Magdalena Oberhollen­zer
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