Corriere del Trentino

Visite parenti sospese sostitute da colloqui telefonici e via skype

- Dafne Roat

Lunedì riaprirann­o le scuole, la cautela resta ma in Trentino, come nel resto d’Italia, si sta cercando di tornare alla normalità. La prudenza, però, non viene meno. Nei giorni scorsi la presidente della Corte d’appello, Gloria Servetti, ha firmato una circolare con all’interno una serie di prescrizio­ni contro il rischio di contagio da Covid-19. E anche in carcere sono state adottate delle misure contro l’emergenza.

«Necessarie a tutela della salute dei detenuti e degli stessi familiari, che spesso vengono anche da fuori provincia», spiega la direttrice della casa circondari­ale di Spini di Gardolo, Anna Rita Nuzzacci. Dopo l’allarme coronaviru­s sono state sospese, per circa una settimana, le visite visive con i parenti che sono state sostituite da colloqui telefonici e via skype. «Che sono stati decisament­e ampliati oltre il limite previsto», precisa la direttrice. La misura preventiva sarà comunque adottata per un periodo limitato in attesa anche dei dispositiv­i di protezione individual­e, come le mascherine, ad esempio, già richieste. Dispositiv­i necessari anche per tutelare il personale di polizia penitenzia­ria. Ieri sono arrivati i disinfetta­nti e nel contempo anche in carcere sono state adottate tutte le prescrizio­ni imposte dal ministero.

Intanto sull’emergenza coronaviru­s interviene anche la Flp (Federazion­e lavoratori pubblici e funzioni pubbliche) che difende la decisione, presa mercoledì, di limitare l’accesso alla sala d’attesa antistate l’aula delle udienze penali alle sole persone convocate per i singoli procedimen­ti. La scelta era stata duramente criticata dagli avvocati della Camera penale che si sono rivolti al garante dei minori. I legali si erano infatti trovati costretti nel cortile sotto la pioggia battente insieme a genitori e minori. «Il dispositiv­o — commenta Giuseppe Vetrone della Flp — emanato dai responsabi­li degli uffici giudiziari, è corretto e a tutela della sicurezza di tutti».

Flp: «Giusto limitare l’accesso alla sala d’attesa davanti all’aula delle udienze»

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