ROVERETO, UN LENTO PROGRESSIVO DEGRADO
Rovereto soffre da tempo di un lento ma progressivo degrado nel lavoro, nell’economia, nel commercio, nella cultura e nell’assetto territoriale per la mobilità. L’amministrazione di Francesco Valduga ha dato un contributo consistente a questa situazione anche se non ne è l’unica responsabile . Il partito democratico di Rovereto appoggiato da quello provinciale ha proposto da tempo di appoggiare la ricanditatura di Valduga nella parossistica paura di un nuovo successo della Lega di Salvini.
Ho firmato un documento, conosciuto come documento dei 100, per chiedere a tutte le forze politiche e movimenti di fare un passo indietro per riflettere e considerare la possibilità di costruire una coalizione che avesse come obiettivo il riscatto di Rovereto con un cambio di rotta netto per invertire la tendenza del degrado con un progetto progressista che non avesse la connotazione che di solito si auto-attribuiscono le forze e organizzazioni politiche di destra e sinistra.
Un progetto condivisibile da tanti per portare a compimento un’aggregazione di piccole e medie imprese nel settore artigianale e della tecnologia e dei servizi, per una presenza stabile e consistente di facoltà e dipartimenti universitari di formazione e ricerca che inserisca nei residenti roveretani una consistente presenza giovanile , l’individuazione di un ruolo per il Mart, quasi defunto, di trascinamento della ricchezza del patrimonio culturale roveretano sistematicamente ignorato nei fatti. Il metodo non può essere che quello di una rete di solidarietà tra amministrazioni comunali per mordere e strappare alla Provincia consistenti fette di autonomia e risorse. Sia d’esempio il recente braccio di ferro sulle Apt di valle. Un punto di svolta quindi tutt’altro che conservativo.
Ho firmato con altri 120 cittadini il documento ma le scelte di quel che rimane di forza o aggregazione politica sono state alle fine di tipo elettoralistico nell’accezione che sottolinea in ogni caso le differenze e in qualche caso le bandiere di appartenenza con accordi tra organizzazioni con buona pace di chi sperava in un metodo innovativo.
Tanti non si ritroveranno nelle candidature a sindaco e nelle liste e spero ardentemente non rinuncino a votare. Ho un figlio che voterà per la prima volta alle comunali di Rovereto. Lo consiglierò di scorrere attentamente i nominativi presenti nelle varie liste per scegliere le persone che daranno maggiore garanzia di serietà, impegno, preparazione, competenza, cultura. Forse avremo un consiglio comunale degno di rappresentarci.