La Provincia respinge le critiche sulla Valdastico «Progetto non definitivo»
TRENTO Il progetto della Valdastico non è ancora definitivo in alcune sue parti, tra cui l’uscita a Rovereto sud. Per questo la Provincia aveva deciso di non rendere pubblico prima il fascicolo che giovedì, invece, è stato presentato alla stampa da parte dei consiglieri provinciali dell’opposizione Alessio Manica e Alessandro Oliva, che non si sono risparmiati in critiche, arrivando a definire l’intero progetto «un bluff» usato solamente «per fini elettorali». E allora ieri la Provincia ha deciso di rilasciare un comunicato con cui spiegare le proprie ragioni.
«Il progetto della Valdastico deve avere ancora l’avvio formale delle procedure di approvazione da parte del Ministero. Per questo motivo — si legge nel comunicato —, la stessa Provincia autonoma di Trento non ha ritenuto opportuno pubblicare il fascicolo progettuale, la cui conoscenza sarà portata all’attenzione dell’intera popolazione e degli stakeholder una volta definitiva l’intesa tra i soggetti del territorio. Tra gli aspetti fondanti del progetto su cui manca ancora una definizione condivisa — spiega la presidenza della Provincia — rientra l’uscita a Rovereto Sud».
Il progetto della Valdastico presentato nei giorni scorsi, quindi, non ha ancora valenza definitiva circa «alcuni tratti del percorso e le soluzioni infrastrutturali che il collegamento della Valdastico presenterà sul territorio trentino». La volontà della Provincia rimane quella di pubblicizzare il progetto solo quando avrà il consenso di tutti i soggetti interessati. Nel comunicato la Provincia sceglie di rispondere anche all’accusa secondo la quale il Veneto
non sarebbe interessata alla realizzazione dell’opera. «Ad oggi manca l’accordo con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti — precisa la presidenza della Provincia —, soggetto con il quale ci confronteremo al tavolo che vedrà la partecipazione della Regione Veneto».
Tra le criticità evidenziate durante la presentazione pubblica del progetto c’erano il significativo impatto sul territorio e i rischi idrogeologici. Lo stesso esecutivo provinciale, però, ricorda il precedente delle criticità delle sorgenti dello Spino, interessate dal passaggio del corridoio autostradale: «Con responsabilità abbiamo ascoltato le riserve, valutato l’impatto e messo in sicurezza le sorgenti, intervenendo sul tracciato. Così continueremo a lavorare con la volontà di salvaguardare gli interessi del Trentino».
Nessun accenno nel comunicato, invece, ai numeri divulgati ieri. Secondo quanto reso noto dai consiglieri dell’opposizione la Valdastico costerebbe 3 miliardi e 345 milioni di euro e non sarebbe pronta prima del 2040. I grandi numeri del progetto, però, non spaventano la Provincia. «Siamo determinati a procedere nella realizzazione del collegamento autostradale».