Mart, Sgarbi attacca: «Solo bugie»
Il presidente replica ai dipendenti: «Niente dimissioni». Bisesti: ho altre priorità
«Le mie dimissioni non sono in programma». Parola di Vittorio Sgarbi, presidente del Mart, che risponde ai dipendenti che ne chiedevano le dimissioni: «La loro lettera discute il mio punto di vista politico, ma si sarebbero dovuti firmare con i loro nomi». Una «bugia», secondo Sgarbi, il fatto che manchi una programmazione. «Ora ho altre priorità, ne parleremo al termine dell’emergenza» è il commento dell’assessore Mirko Bisesti.
TRENTO La carica di presidente del Mart di Rovereto di Vittorio Sgarbi non è in discussione per il momento. Né per Sgarbi stesso — «mie dimissioni non sono in programma» — né per il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, con cui Sgarbi riferisce di essersi confrontato e che sostiene essere d’accordo con lui: «Il presidente sostiene che le mie posizioni da parlamentare non possano essere utilizzate per valutare la mia posizione come presidente del Mart».
Ogni riflessione, in ogni caso, la Provincia vuole rimandarla alla fine dell’emergenza. «Come ho scritto anche nel post che ho pubblicato martedì sera — spiega l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti —, ho altre priorità al momento piuttosto che alimentare una polemica sul ruolo del presidente del Mart. Voglio smorzare i toni — conclude — e rimandare tutte le valutazioni al termine dell’emergenza». Nonostante le sollecitazioni delle opposizioni. Alex Marini, consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle, trova «positiva la presa di distanza di Bisesti dalle ultime parole di Sgarbi», ma anmentare
nuncia la stesura di una mozione per chiedere che la Giunta provinciale rimuova Vittorio Sgarbi dal ruolo di presidente del Mart perché il fatto che Sgarbi sia un parla
«non è un’attenuante, ma un’aggravante».
Sgarbi però tira dritto con la sua posizione, continuando a sostenere che la sua contrarietà alle limitazioni imposte dal Governo sia «perfettamente legittima in quanto difesa dall’articolo 68 della Costituzione» e che non ha alcuna relazione con la sua posizione di presidente del Mart.
E per questo ha deciso di rispondere anche quelle componenti del Mart che hanno invocato le dimissioni. Per il vicepresidente Silvio Cattani e la consigliera Dalia Macii Sgarbi ha «solo silenzio, perché se vogliono discutere del Mart possono portare le loro idee in cda, oppure possono dimettere la loro carica». Mentre ai 43 dipendenti che avevano criticato il suo operato richiamandolo a «regole, decoro e sobrietà», Sgarbi ha preparato una risposta. «La loro lettera discute il mio punto di vista politico — spiega Sgarbi —, il che può andare bene, ma si sarebbero dovuti firmare con i loro nomi, non come dipendenti del
Mart».
Dal punto di vista del programma, invece, Sgarbi non accetta che si dica che manchi una programmazione certa di medio e lungo periodo. «Una assoluta bugia — scrive —. La produzione di mostre, come sanno i dipendenti,è un’attività pluriennale», elencando poi le mostre portate a Rovereto e quelle in programma. «Nessun annuncio, quindi, ma una vasta programmazione, in parte in atto e in parte in fieri, con le difficoltà dei tempi». Prima di concludere che «è triste leggere inutili e conformistiche prediche e menzogne, dopo il tanto impegno dedicato al Mart. Ringrazio chi non ha, per rispetto della verità, firmato».
Il presidente del Mart, nonostante sia in polemica con i propri dipendenti, assicura che garantirà le misure di prevenzione per i propri dipendenti. «Hanno il diritto di avere paura e verranno adottate le misure stabilite per tutelare la loro salute — rassicura Sgarbi —. Mi richiamano a doveri morali, ma non sono previsti per la figura del presidente del Mart».
Mozione
Alex Marini (M5s) vuole rimuovere dalla carica di presidente del Mart Vittorio Sgarbi