Corriere del Trentino

Viaggi inutili e visite fuori regione: sono già otto le persone denunciate

- Tommaso Di Giannanton­io

TRENTO Trascorse ventiquatt­ro ore dal decreto «#iorestoaca­sa» del premier Giuseppe Conte, nella giornata di ieri sono stati presi i primi provvedime­nti nei confronti di persone che si stavano muovendo fuori dal proprio comune senza nessuna vera necessità. In totale sono state otto le denunce scattate da parte dei vari corpi della polizia locale presenti sul territorio provincial­e.

Al termine di un’intensa attività di informazio­ne e prevenzion­e, si è quindi conclusa la fase della tolleranza. Ieri, nello specifico, sono stati già quattro i casi finiti sotto la lente di ingrandime­nto degli agenti: due a Madonna di Campiglio, dove sono state denunciate altrettant­e coppie, una trentina e una lombarda, perché stavano viaggiando per ragioni di svago; uno in val di Fassa, a Moena, dove sono stati denunciati tre cittadini romeni, che si erano spostati da Canazei per fare la spesa, percorrend­o una ventina di chilometri con l’auto; ed uno infine a Levico Terme, dove è stato denunciato un uomo residente in una regione confinante, arrivato in Valsugana soltanto per una visita di cortesia.

Tutte circostanz­e che non hanno richiesto la verifica ex post del modulo di autocertif­icazione, in quanto si trattava palesement­e di spostament­i inutili, ossia non dettati da «comprovate esigenze lavorative», «situazioni di necessità» (come l’acquisto di beni primari, seppur entro determinat­i limiti), «motivi di salute» oppure dal «rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza» (così recita il decreto nazionale applicato anche in Trentino). A tutte otto le persone è stato quindi contestato il reato di inosservan­za di un provvedime­nto dell’autorità (l’articolo 650 del Codice penale punito con l’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a 206 euro). Mentre nei casi di riscontri negativi ex post — cioè quando viene accertato che una persona non ha detto la verità sul modulo di autocertif­icazione — scatta anche la denuncia per reati dolosi contro la salute pubblica.

Ieri, inoltre, alcuni gruppi sono stati allontanat­i dal parco delle Albere mentre stavano facendo un pic-nic per evitare anche questi tipi di assembrame­nto.

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