Furioso incendio distrugge la stalla, morte 20 mucche
Paura nella notte a Brentonico. Sotto choc la famiglia Schelfi che dormiva nella casa a fianco
TRENTO Arrampicato sulle pendici del monte Baldo, a Brentonico, è andato completamente in fumo il maso della famiglia Schelfi.
Un furioso incendio ha devastato in piena notte, tra martedì e mercoledì, il fienile e le due stalle della nota attività di allevamento, facendo morire carbonizzate una ventina di mucche da latte. Altre sessanta sono state invece salvate dai vigili del fuoco e dal titolare dell’azienda, Giorgio Schelfi, che fortunatamente non ha riportato ferite, così come la moglie e i suoi due bambini di otto e dieci anni.
Tutta la famiglia si trovava nella casa adiacente alle tre strutture agricole avvolte dalle fiamme. Giorgio Schelfi, la moglie e i due figli stavano riposando tranquillamente finché non hanno iniziato a sentire l’odore acre di fumo proveniente dal fienile. Il fuoco è divampato attorno alle 2 di notte e ha svegliato tutti di soprassalto. Alla vista delle fiamme, hanno lanciato immediatamente l’allarme alla centrale unica di emergenza del 112.
Sul posto — nei pressi del campo sportivo in località Viseni, sulla strada che conduce a Castione — sono arrivati in pochi minuti i vigili del fuoco volontari di Brentonico, raggiunti subito dopo da diverse squadre delle caserme di Mori, Ala, Nogaredo, Isera e del corpo permanente di Trento. I pompieri hanno cercato subito di evitare che le fiamme si propagassero verso l’abitazione dell’allevatore e allo stesso tempo hanno tentato di tirare fuori il bestiame dalle due stalle. Ma a un certo punto soinfatti no stati costretti ad arrendersi alle alte temperature e a lasciare all’interno delle strutture una ventina di manze.
Le operazioni di spegnimento sono poi durate per circa un paio d’ore. Ben più lunghe invece sono state le operazioni di bonifica dell’area interessata dall’incendio, terminate soltanto ieri sera. «Oltre al fienile e alle stalle, sono state distrutte anche diverse attrezzatture, come trattori e imballatrici — ricostruisce il comandante dei vigili del fuoco di Brentonico, Gennaro Simonetti — Al proprietario non è rimasto niente, i danni sono stati davvero ingenti». L’abitazione è invece rimasta danneggiata soltanto nella copertura. Motivo per cui la famiglia è ora costretta a trasferirsi nella loro seconda casa in paese. Per quanto riguarda invece le cause dell’incendio, «è ancora presto — spiega il comandante — Ma è difficile pensare che sia stato doloso. Giorgio Schelfi è una persona tranquillissima, che si fa ben volere dal paese. Probabilmente il rogo è partito da un macchinario agricolo che era stato utilizzato martedì pomeriggio».