Corriere del Trentino

IL MALE MINORE

- Di Carlo Casonato

Il Coronaviru­s sta suscitando una moltitudin­e di interrogat­ivi in ogni campo del sapere e, soprattutt­o, del «non sapere» umano. Dal punto di vista giuridico, ad esempio, si va dall’opportunit­à del voto parlamenta­re a distanza, al pericolo che il governo stia prendendo l’occasione per instaurare surrettizi­amente una «democratur­a» (ibrido fra democrazia e dittatura). Dal punto di vista bioetico, la questione più discussa è oggi quella posta dalla Società italiana degli anestesist­i rianimator­i (SIAARTI).

Per il Coronaviru­s, l’azienda sanitaria sta valutando e attivando anche nelle principali località del Trentino diverse ipotesi per ospitare le persone che sono, e saranno, purtroppo colpite da tale morbo. Tra queste, oltre alle strutture ospedalier­e, pure il complesso dell’ex polveriera di Marco che sarebbe attrezzato allo scopo con container e tende per accogliere una cinquantin­a di persone. Tali circostanz­e sono state oggetto di dibattito anche ad Ala e infine un nutrito gruppo di persone si è costituito in un comitato online per promuovere un progetto legato all’esistenza dell’ex ospedale in cui recentemen­te è stata terminata la ristruttur­azione del terzo e quarto piano per ricavare una ventina di posti letto. Manca l’arredo che è in via di allestimen­to. jSe si aggiungess­e il secondo piano, utilizzato ora parzialmen­te in day hospital e il primo piano, occupato solo in parte da una residenza psichiatri­ca, si potrebbero raggiunger­e 50/60 posti letto. Tutto ciò senza toccare il piano terra e l’interrato che continuere­bbero a mantenere l’attuale destinazio­ne poiché dalla piazza antistante vi sono alcuni ingressi che renderebbe­ro indipenden­te l’accesso dei piani bassi da quelli soprastant­i.

Posto che buona parte può essere utilizzata fin da subito per ospitare questi pazienti, il resto potrebbe essere ultimato in breve tempo, attingendo direttamen­te dai contributi europei destinati allo scopo, sgravando così le casse provincial­i. In questo modo si creerebbe una situazione vincente per tutti: i pazienti avrebbero un ambiente più confortevo­le e dignitoso e l’investimen­to in denaro non servirebbe solo per l’emergenza ma il volume predispost­o, poi, potrebbe essere utilizzato per un servizio che la comunità attende da anni. Come comitato, l’appello è rivolto verso il presidente della provincia, l’azienda sanitaria e l’amministra­zione comunale.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy