Boschi silenziosi. Ma senza rumori la lupa si perde
TRENTO Le immagini, in queste ultime ore, hanno fatto il giro d’Italia. E in alcuni casi del mondo. Le lepri che corrono indisturbate tra gli alberi del parco di Milano, i delfini che nuotano avvicinandosi al porto di Cagliari, i cigni e le nutrie che sbucano nel Naviglio Grande del capoluogo lombardo. Persino i pesci che nuotano allegramente nelle acque tornate limpide dei canali di Venezia.
Mentre gli esseri umani sono rintanati nelle loro case per rispettare le misure di contenimento del Covid 19, a mantenere «vive» le città ci pensano gli animali selvatici. Tornati a riappropriarsi di spazi da decenni nelle mani dell’uomo. «Vedere queste immagini — sorride Roberto Barbiero, responsabile dell’Osservatorio sul clima della Provincia — dimostra come la natura riesca a riprendersi i propri spazi. E come possa reagire rapidamente alle situazioni che si presentano».
E se nelle città gli animali riempiono luoghi lasciati liberi dall’uomo, in Trentino la fauna rimane nel suo habitat, il bosco. Tornato silente (o quantomeno animato solo dai rumori della natura): con le ultime disposizioni del governatore Maurizio Fugatti e il controllo del corpo forestale, nessuno percorre più sentieri di montagna. Nessuno va nel bosco per legna. Permettendo agli animali di vivere pienamente lo naturale a loro disposizione. «In realtà — precisa il dirigente del Servizio foreste e fauna della Provincia Giovanni Giovannini — questo è tradizionalmente un periodo tranquillo dell’anno.
Certo, gli animali hanno meno disturbi, ma non notiamo grosse differenze». Ad eccezione di un episodio, che ha fatto riflettere: «Qualche giorno fa — ricorda Giovannini — una lupa è stata investita nel fondovalle. Un posto molto strano. Probabilmente la riduzione del traffico e dei rumori l’ha fatta avvicinare a zone dalle quali generalmente è portata a stare alla larga». Ma si è trattato dell’unico caso: «Non abbiamo segnalazione di altri animali che si sono avvicinati alle zone abitate in modo anomalo» conclude Giovannini.