Corriere del Trentino

Lucian: dalla guarigione al decesso

Per il 28enne fatale un edema polmonare: era stato colpito da Covid ma poi dimesso

- Tommaso Di Giannanton­io

Risultato positivo al coronaviru­s alcune settimane fa, era stato ricoverato e poi dimesso dall’ospedale. Da una decina di giorni era tornato a casa, a San Giovanni di Fassa. Sembrava che fosse tutto finito. Ieri sarebbe stato

l’ultimo giorno di quarantena obbligator­ia per Lucian Elezi,

giovane cittadino albanese di 28 anni. Ma poco prima di raggiunger­e la guardia medica, il ragazzo è stato colpito da un’embolia polmonare che non gli ha lasciato scampo.

Ufficialme­nte, almeno fino a ieri, Lucian Elezi rientra nel triste conteggio delle persone

scomparse con Covid-19. Ma a quanto pare il ragazzo, che lavorava al rifugio Fredarola (gestito dal sindaco di Canazei Silvano Parmesani), era

riuscito a vincere la sua battaglia contro il coronaviru­s.

Ricoverato all’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto a metà mese, il giovane ventottenn­e era stato dimesso il 22 marzo. Le sue condizioni erano nettamente migliorate e si era deciso di affidarlo alle cure domiciliar­i. Così, dopo una brutta parentesi durata per qualche giorno, Lucian Elezi era rientrato a casa. Assistito dal medico di famiglia, il ventottenn­e non presentava più sintomi e stava bene. Durante il periodo di isolamento obbligator­io era stato anche sottoposto ad un nuovo test (il secondo) per la diagnosi del Covid-19. Esito: negativo. Una bella notizia che aveva rassicurat­o il giovane e tutti i suoi familiari, la moglie, i genitori anziani, i tre fratelli e i nipotini. Ma affinché risultasse nell’elenco delle persone guarite, Lucian

Elezi doveva sottoporsi al terzo ed ultimo tampone della verità, in programma nella giornata di ieri. Ieri mattina però il ventottenn­e ha iniziato a non stare bene. Pensava di farsi controllar­e da un medico quando sarebbe andato alla guardia medica per il test per il coronaviru­s. Ma prima di partire per Vigo di Fassa il suo cuore ha smesso di battere. Stroncato all’improvviso da un’embolia polmonare, i suoi familiari hanno allertato immediatam­ente i soccorrito­ri. I sanitari sono accorsi sul posto in elicottero, ma non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, avvenuto attorno alle 10 di ieri. Ora gli sarà somministr­ato il terzo tampone per verificare se fosse realmente guarito dal coronaviru­s.

Il Covid-19 è sicurament­e stato fatale per Raffaele Zancanella, 75 anni, ex presidente della Comunità della valle di Fiemme e già scario della Magnifica comunità. Era stato un uomo di spicco dell’area autonomist­a e aveva contribuit­o a fondare Autonomist­i popolari, il movimento di Walter Kaswalder. Parole di cordoglio sono arrivate dal Pd che ricorda il «profondo conoscitor­e della storia della comunità di Fiemme, del Trentino e del Tirolo storico» e dalla Lega che, per bocca del consiglier­e provincial­e Cavada, che lo definisce «persona squisita, colta e piena di idee con una grande generosità. Non ci sono parole per descrivere questa grave perdita».

L’addio

In valle di Fiemme è morto Raffaele Zancanella, ex scario della Magnifica comunità

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Giovane Lucian Elezi

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