Corriere del Trentino

«Il sistema degli affidament­i diretti, odiosi favoritism­i a parenti e amici»

Corte dei Conti, la relazione della Procura regionale. Sotto tiro: Comuni, gestione Apt e Not

- Dafne Roat

TRENTO «Il sistema trentino ha sviluppato costruttiv­e risposte a situazioni negative». Questa è la premessa. Ma se il procurator­e regionale della Corte dei Conti, Marcovaler­io Pozzato, ammette che qualche sforzo da parte degli enti pubblici per migliorare la macchina amministra­tiva è stata fatto, non è abbastanza e parla di «gestione delle pubbliche risorse da parte di alcuni amministra­tori e dirigenti in chiave autorefere­nziale». Poi stigmatizz­a «gli odiosi favoritism­i, non di rado a vantaggio di parenti, amici e sodali dei vertici dell’amministra­zione interessat­a».

Comuni sotto tiro

Il passaggio è contenuto nella lunga e dettagliat­a relazione sull’attività svolta lo scorso anno dalla Procura della Corte dei Conti, stilata in occasione dell’inaugurazi­one dell’anno giudiziari­o, annullato a causa del Covid-19. Non è difficile capire, analizzand­o le parole del procurator­e, che sono perlopiù i Comuni ad essere finiti sotto i riflettori della magistratu­ra contabile. In particolar­e gli incarichi, dati attraverso l’affidament­o diretto, di diversi Municipi trentini sono al vaglio della magistratu­ra contabile. Le indagini sono ancora in corso e il riserbo è massimo. «La scrupolosa osservanza delle regole del codice dei contratti pubblici — ribadisce il procurator­e — e delle procedure di evidenza pubblica non solo implica la protezione delle risorse del pubblico erario, ma la difesa di tutti i cittadini».

Segnali positivi

Un aspetto positivo però c’è: l’amministra­zione pubblica ha aggiustato il tiro sulle consulenze e in particolar­e su quelle relative agli incarichi ad avvocati esterni, finite negli anni scorsi al centro di indagini contabili. Nell’ultimo anno è cresciuta notevolmen­te la richiesta da parte della Provincia, università e altri enti pubblici di collaboraz­ione con l’avvocatura dello Stato. «Se nel 2016 le richieste degli enti pubblici erano state 91 — ricorda Pozzato — nel 2017 sono divenute 115, per crescere ulteriorme­nte a 162 nel 2018 ed arrivare a 267 nel 2019; complessiv­amente, dal 2016 al 2019, si è assistito ad una crescita di richieste di supporto all’avvocatura dello Stato, del 295,5% ». Un segnale positivo che ha portato un notevole risparmio, inoltre l’ Avvocatura della Provincia ha reclutato quattro nuovi avvocati e anche l’avvocatura dello Stato ha potenziato il proprio organico.

Apt e «mala gestio»

Tornando ai grandi temi al centro delle indagini, ha fatto scalpore, a febbraio, l’atto di citazione a giudizio a carico di una dirigente del Comune di Trento per i contributi pubblici all’Azienda di promozione turistica di Trento, Bondone e Valle dei Laghi. Parliamo di un danno erariale di 565.000 euro. Ora saranno i giudici a valutare eventuali responsabi­lità, ma sulla presunta «mala gestio» delle Apt trentine (a quanto pare l’Azienda per il turismo di Trento non sarà l’unica) la Procura della Corte dei Conti non sembra intenziona­re a retroceder­e. «Nel 2020 — scrive il procurator­e — saranno ulteriorme­nte implementa­te le indagini relative all’utilizzo delle provvidenz­e pubbliche da parte delle Aziende per il Turismo; è da segnalare, in questo quadro, l’attenzione già dedicata alla giustifica­zione contabile dei flussi finanziari in favore dell’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi».

Il Not

Infine un altro tema caldo anche per il 2020 resta il Nuovo Ospedale. Non solo perché ancora una volta al centro di ricorsi davanti al Tar, ma anche perché la Procura contabile sta concentran­do l’attenzione «sull’inutilità di spese ricollegat­e alla realizzazi­one del

 Positivo Avviata una maggiore collaboraz­ione con l’avvocatura dello Stato

Nuovo Ospedale Trentino; al fine di non vanificare il grande sacrificio in termini di taxpayer money — si legge — è in corso la verifica dell’utilità dei flussi finanziari pubblici, accompagna­ti ai continui rinvii (dal 1998) e alla mancata realizzazi­one di tale struttura. I relativi esborsi ammontavan­o già a oltre 91 milioni di euro nel 2012, lievitando ad ora a più di 100 milioni di euro».

I numeri

Nella relazione Pozzato non dimentica la complessa vicenda di Trento Rise e dello «spreco di risorse pubbliche. In questo quadro —sottolinea — mi è gradito rilevare che, a seguito delle attività istruttori­e di questa Procura (nei confronti dei Commissari liquidator­i di “Trento Rise”), la società “Deloitte” ha provveduto, nel 2019, a pagare la somma di € 550.000,00». Complessiv­amente nel corso del 2019 sono stati recuperati prima del giudizio, attraverso pagamenti spontanei, 617.082. In totale sono stati chiesti importi risarcitor­i per 9 milioni e 228.839. I diversi procedimen­ti che si sono conclusi con sentenza hanno portato a condanne per 968.099,78 euro.

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 ??  ?? La cerimonia Il procurator­e regionale della Corte dei Conti Marcovaler­io Pozzato durante l’inaugurazi­one dell’anno giudiziari­o dello scorso anno
La cerimonia Il procurator­e regionale della Corte dei Conti Marcovaler­io Pozzato durante l’inaugurazi­one dell’anno giudiziari­o dello scorso anno

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