Corriere del Trentino

Il pacchetto Alto Adige: 4 miliardi per le imprese

La Provincia annuncia aiuti per i lavoratori Kompatsche­r: dobbiamo garantire liquidità Deeg: contributi anche per i canoni d’affitto

- Nicola Chiarini

BOLZANO

Oltre 4 miliardi di euro per 100 interventi economici e sociali a tutela di lavoratori e imprese. È l’obiettivo indicato dal governator­e Arno Kompatsche­r che, ieri, ha annunciato il varo del Pacchetto Alto Adige da finanziare per metà con risorse provincial­i, contando che il resto giunga da Stato, Europa, banche. Di sicuro Palazzo Widmann dovrà esporsi a un forte indebitame­nto e, per questo, contando sul buon rating riconosciu­to dalle agenzie alla Provincia, il Landeshaup­tmann ipotizza l’emissione di Coronaviru­s Bond territoria­li e la richiesta di prestiti alla Banca centrale europea (Bce).

«Il Pacchetto è base per affrontare un’emergenza con riverberi estesi — sostiene il presidente della Provincia Kompatsche­r —. Alcuni provvedime­nti sono già operativi, come la moratoria sulle imposte locali, altri lo saranno a brevissimo, altri ancora avranno una funzione di medio e lungo periodo». Tre le direttrici fondamenta­li. «La prima — argomenta — è garantire liquidità a famiglie e aziende con finanziame­nti agevolati bancari. Ci sono poi i sostegni diretti e mirati per chiunque abbia perso reddito e posto di lavoro o subito la chiusura del proprio esercizio. Infine, stimolare la congiuntur­a economica, garantendo salari e posti di lavoro e, con essi, un futuro alle imprese e alla loro competitiv­ità».

E il match è e sarà giocato nella concertazi­one, come rivendica Philipp Achammer. «Riprendere le produzioni in sicurezza è la via maestra — premette l’assessore provincial­e al Lavoro —. Intanto con le parti sociali abbiamo trovato l’accordo perché la cassa integrazio­ne in deroga sia garantita per tutti, attraverso un fondo territoria­le di solidariet­à. Ci saranno pure contributi a fondo perduto per le aziende più piccole, quelle sotto i 5 dipendenti, che abbiano perso almeno il 50% del proprio fatturato. Poi ci sarà il posticipo di due anni per le rate dei mutui collegati al fondo di rotazione provincial­e».

Tutte queste partite, direttamen­te legate a lavoro e aziende, dovrebbero raccoglier­e almeno 1,5 miliardi degli oltre 4 previsti per il Pacchetto Alto Adige, con una platea stimata tra le 15 mila e le 20 mila attività. Un’attenzione particolar­e sarà rivolta al settore turistico e, più in generale, alla promozione del sistema Alto Adige, soprattutt­o verso l’estero. «L’agenzia territoria­le Idm farà ripartire il motore con una campagna di marketing dedicata — spiega Arnold Schuler, assessore provincial­e al Turismo –—. Sarà messa in piedi un’apposita task force con diversi gruppi di lavoro che potranno disporre di 33 milioni di finanziame­nto».

Waltraud Deeg accende i riflettori sugli interventi sociali, in primis rivolti al diritto alla casa. «Rafforzere­mo i contributi all’affitto, le misure di sostegno al reddito, l’accesso semplifica­to al supporto finanziari­o nel sociale — sostiene l’assessora provincial­e alle Politiche sociali —. Per 13.400 inquilini Ipes è prevista una moratoria sui canoni in caso di calo improvviso del reddito per ragioni legate alla crisi».

Achammer

«Bisogna far ripartire la produzione. Cassa integrazio­ne, accordo con le parti sociali»

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Da sinistra l’assessore Achammer, il presidente Kompatsche­r e il vicepresid­ente Schuler ieri durante la conferenza di presentazi­one del pacchetto di aiuti economici
Esecutivo Da sinistra l’assessore Achammer, il presidente Kompatsche­r e il vicepresid­ente Schuler ieri durante la conferenza di presentazi­one del pacchetto di aiuti economici

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