Il pacchetto Alto Adige: 4 miliardi per le imprese
La Provincia annuncia aiuti per i lavoratori Kompatscher: dobbiamo garantire liquidità Deeg: contributi anche per i canoni d’affitto
BOLZANO
Oltre 4 miliardi di euro per 100 interventi economici e sociali a tutela di lavoratori e imprese. È l’obiettivo indicato dal governatore Arno Kompatscher che, ieri, ha annunciato il varo del Pacchetto Alto Adige da finanziare per metà con risorse provinciali, contando che il resto giunga da Stato, Europa, banche. Di sicuro Palazzo Widmann dovrà esporsi a un forte indebitamento e, per questo, contando sul buon rating riconosciuto dalle agenzie alla Provincia, il Landeshauptmann ipotizza l’emissione di Coronavirus Bond territoriali e la richiesta di prestiti alla Banca centrale europea (Bce).
«Il Pacchetto è base per affrontare un’emergenza con riverberi estesi — sostiene il presidente della Provincia Kompatscher —. Alcuni provvedimenti sono già operativi, come la moratoria sulle imposte locali, altri lo saranno a brevissimo, altri ancora avranno una funzione di medio e lungo periodo». Tre le direttrici fondamentali. «La prima — argomenta — è garantire liquidità a famiglie e aziende con finanziamenti agevolati bancari. Ci sono poi i sostegni diretti e mirati per chiunque abbia perso reddito e posto di lavoro o subito la chiusura del proprio esercizio. Infine, stimolare la congiuntura economica, garantendo salari e posti di lavoro e, con essi, un futuro alle imprese e alla loro competitività».
E il match è e sarà giocato nella concertazione, come rivendica Philipp Achammer. «Riprendere le produzioni in sicurezza è la via maestra — premette l’assessore provinciale al Lavoro —. Intanto con le parti sociali abbiamo trovato l’accordo perché la cassa integrazione in deroga sia garantita per tutti, attraverso un fondo territoriale di solidarietà. Ci saranno pure contributi a fondo perduto per le aziende più piccole, quelle sotto i 5 dipendenti, che abbiano perso almeno il 50% del proprio fatturato. Poi ci sarà il posticipo di due anni per le rate dei mutui collegati al fondo di rotazione provinciale».
Tutte queste partite, direttamente legate a lavoro e aziende, dovrebbero raccogliere almeno 1,5 miliardi degli oltre 4 previsti per il Pacchetto Alto Adige, con una platea stimata tra le 15 mila e le 20 mila attività. Un’attenzione particolare sarà rivolta al settore turistico e, più in generale, alla promozione del sistema Alto Adige, soprattutto verso l’estero. «L’agenzia territoriale Idm farà ripartire il motore con una campagna di marketing dedicata — spiega Arnold Schuler, assessore provinciale al Turismo –—. Sarà messa in piedi un’apposita task force con diversi gruppi di lavoro che potranno disporre di 33 milioni di finanziamento».
Waltraud Deeg accende i riflettori sugli interventi sociali, in primis rivolti al diritto alla casa. «Rafforzeremo i contributi all’affitto, le misure di sostegno al reddito, l’accesso semplificato al supporto finanziario nel sociale — sostiene l’assessora provinciale alle Politiche sociali —. Per 13.400 inquilini Ipes è prevista una moratoria sui canoni in caso di calo improvviso del reddito per ragioni legate alla crisi».
Achammer
«Bisogna far ripartire la produzione. Cassa integrazione, accordo con le parti sociali»