Bandiera europea, governatore sotto tiro
Un video dove si ammaina la bandiera europea postato da Fugatti sui social scatena la polemica.
Il post non è passato sottotraccia. E non poteva che essere così. Nella sua pagina Facebook, ieri, il governatore Maurizio Fugatti ha pubblicato un video in cui si ammaina la bandiera europea («L’Europa è finita» pronuncia alla fine il protagonista). Aggiungendo un commento duro: «L’atteggiamento dell’Unione Europea nei confronti del nostro Paese mi ha profondamente deluso» scrive il presidente della Provincia. «Oggi — prosegue — in un momento nel quale l’Italia si trova in grave difficoltà mi sono sentito abbandonato da questa Europa, che non solo non ci ha dato nessuna risposta concreta, ma non è venuta incontro a nessuna delle nostre richieste». E conclude sullo stesso tono: «Io credo nell’Europa, ma in un’Europa unita che si prenda cura dei Paesi che sono in difficoltà. Quindi basta attese inutili, l’Europa faccia subito la sua parte».
Un post che ha scatenato centinaia di commenti in Rete, dividendo le opinioni. E che è stato subito colto dal consigliere provinciale della Lega Gianluca Cavada. «Al posto della bandiera dell’Europa mettiamo quella del Trentino» è la proposta dell’esponente del Carroccio.
Ma a richiamare il governatore è invece il Patt. «Siamo basiti e rattristati per questo grave gesto» scrivono Ugo Rossi, Paola Demagri e Michele Dallapiccola. Che si soffermano sul video: «Auspicare che le istituzioni europee lavorino per il bene comune è un conto, offenderle è un altro. Il gesto è di una gravità inaudita e va condannato con fermezza. Il Trentino è da sempre terra di autentico spirito europeo e, lo ricordiamo, fa parte dell’Euregio che è una Euroregione, cioè istituzione dell’Europa». Gli autonomisti prendono le distanze: «Le istituzioni dell’autonomia non possono essere associate a un gesto simile».
Invoca «serietà e compostezza» anche il Pd. «Ancora una volta — sottolineano Lucia Maestri e Giorgio Tonini — Fugatti dimostra di dimenticarsi troppo spesso di non essere un normale seguace di Salvini, bensì il presidente della Provincia autonoma di Trento». «Le bandiere — proseguono — sono sacre e vanno rispettate sempre. Fugatti si concentri su ciò che è veramente importante per il Trentino e i trentini. Cercare un capro espiatorio esterno è solo un espediente non degno della tradizione di autonomia e autogoverno che hanno fatto grande la nostra comunità».