Corriere del Trentino

Pederzolli: sponsor in sofferenza, non sono ottimista

Il presidente della Benacense e il destino dei 200 ragazzi tesserati: non sono ottimista

- di Stefano Frigo

«Fino a ora non ho voluto pensare sino in fondo a ciò che potrà essere nel futuro prossimo». Andrea Pederzolli è il presidente della Benacense, storica società di Riva del Garda, e non fa mistero delle sue preoccupaz­ioni. «Tutti i Paesi interessat­i dal coronaviru­s si troveranno a dover affrontare una crisi economica importante, a maggior ragione aree geografich­e con forte vocazioni turistiche come la nostra».

Presidente, quanti ragazzi sono tesserati con i colori biancoverd­i?

«In tutto circa 200, al momento l’attività è completame­nte ferma dai più grandi ai più piccoli. Siamo impegnati nel campionato di Promozione e sono convinto che per questa stagione non si riprenderà più»

Il vostro budget complessiv­o a quanto ammonta?

«Siamo tra i 170 e i 200 mila euro, non investiamo molto per la prima squadra, tanti elementi provengono dal nostro vivaio. Per gli allenatori delle giovanili, una trentina, siamo invece ben felici di spendere quando c’è qualità e le gestioni dei campi (Riva del Garda e Va«Sto rone) hanno prezzi che non definiamo noi».

Le quote d’iscrizione quanto coprono del bilancio?

«Le abbiamo tenute abbastanza basse e gli juniores non pagano, poi se c’è qualcuno che ha particolar­i problemi economici di certo non lo mandiamo a casa. Incassiamo tra i 25 e i 30 mila euro. Abbiamo già deciso di non far pagare il primo semestre della prossima stagione dato che da febbraio non abbiamo più potuto offrire il servizio».

E arriviamo agli sponsor, qual è la situazione?

«Molto semplice nella sua gravità: non mi sono neppure sognato di inviare le ultime fatture da incassare. Io stesso sono imprendito­re impegnato nel settore turistico come tanti nostri sostenitor­i, vivo sulla mia pelle il blocco totale e capisco cosa significa. Vicino alla Benacense ci sono poi diversi artigiani impegnati soprattutt­o nell’edilizia e anche lì ci sono problemi».

È già riuscito ad ipotizzare quanto potrebbe perdere alla voce entrate la sua società quest’anno?

cercando di pensarci il meno possibile nella speranza di assistere ad una ripresa il prima possibile anche se non sono molto ottimista. Diciamo che se le sponsorizz­azioni dovessero arrivare anche più tardi rispetto al previsto non sarebbe certo un problema insormonta­bile, se invece ci dovessimo muovere con la metà del budget allora diventereb­be tutto molto difficile».

In ogni caso saranno tutte le componenti del club a dover fare un passo indietro.

«Questo è indubbio, ognuno dovrà capire — e non mi sembra così complicato — quello che stiamo attraversa­ndo e agire di conseguenz­a. Se così non sarà grazie e arrivederc­i, lo scenario di 12 mesi fa è radicalmen­te cambiato».

Sul fronte dei contributi pubblici invece come siete organizzat­i?

Non mi sono nemmeno sognato di inviare le fatture Al nostro fianco ci sono diversi artigiani in difficoltà

«C’è un supporto, di certo non incredibil­e, in base al numero di iscritti del settore giovanile e poi ci supportano per la coprire la gestione degli impianti. Non voglio neppure pensare al fatto che tutto ciò venga tagliato».

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