Pederzolli: sponsor in sofferenza, non sono ottimista
Il presidente della Benacense e il destino dei 200 ragazzi tesserati: non sono ottimista
«Fino a ora non ho voluto pensare sino in fondo a ciò che potrà essere nel futuro prossimo». Andrea Pederzolli è il presidente della Benacense, storica società di Riva del Garda, e non fa mistero delle sue preoccupazioni. «Tutti i Paesi interessati dal coronavirus si troveranno a dover affrontare una crisi economica importante, a maggior ragione aree geografiche con forte vocazioni turistiche come la nostra».
Presidente, quanti ragazzi sono tesserati con i colori biancoverdi?
«In tutto circa 200, al momento l’attività è completamente ferma dai più grandi ai più piccoli. Siamo impegnati nel campionato di Promozione e sono convinto che per questa stagione non si riprenderà più»
Il vostro budget complessivo a quanto ammonta?
«Siamo tra i 170 e i 200 mila euro, non investiamo molto per la prima squadra, tanti elementi provengono dal nostro vivaio. Per gli allenatori delle giovanili, una trentina, siamo invece ben felici di spendere quando c’è qualità e le gestioni dei campi (Riva del Garda e Va«Sto rone) hanno prezzi che non definiamo noi».
Le quote d’iscrizione quanto coprono del bilancio?
«Le abbiamo tenute abbastanza basse e gli juniores non pagano, poi se c’è qualcuno che ha particolari problemi economici di certo non lo mandiamo a casa. Incassiamo tra i 25 e i 30 mila euro. Abbiamo già deciso di non far pagare il primo semestre della prossima stagione dato che da febbraio non abbiamo più potuto offrire il servizio».
E arriviamo agli sponsor, qual è la situazione?
«Molto semplice nella sua gravità: non mi sono neppure sognato di inviare le ultime fatture da incassare. Io stesso sono imprenditore impegnato nel settore turistico come tanti nostri sostenitori, vivo sulla mia pelle il blocco totale e capisco cosa significa. Vicino alla Benacense ci sono poi diversi artigiani impegnati soprattutto nell’edilizia e anche lì ci sono problemi».
È già riuscito ad ipotizzare quanto potrebbe perdere alla voce entrate la sua società quest’anno?
cercando di pensarci il meno possibile nella speranza di assistere ad una ripresa il prima possibile anche se non sono molto ottimista. Diciamo che se le sponsorizzazioni dovessero arrivare anche più tardi rispetto al previsto non sarebbe certo un problema insormontabile, se invece ci dovessimo muovere con la metà del budget allora diventerebbe tutto molto difficile».
In ogni caso saranno tutte le componenti del club a dover fare un passo indietro.
«Questo è indubbio, ognuno dovrà capire — e non mi sembra così complicato — quello che stiamo attraversando e agire di conseguenza. Se così non sarà grazie e arrivederci, lo scenario di 12 mesi fa è radicalmente cambiato».
Sul fronte dei contributi pubblici invece come siete organizzati?
Non mi sono nemmeno sognato di inviare le fatture Al nostro fianco ci sono diversi artigiani in difficoltà
«C’è un supporto, di certo non incredibile, in base al numero di iscritti del settore giovanile e poi ci supportano per la coprire la gestione degli impianti. Non voglio neppure pensare al fatto che tutto ciò venga tagliato».