Bonus da 600 euro, già diecimila domande I patronati: «Oberati»
Il sito Inps riparte ma accessi a scaglioni
TRENTO Dopo i disservizi del primo giorno, acuiti da una serie di attacchi hacker con scambio di dati personali ora oggetto d’indagine, il portale Inps ieri s’è mostrato parzialmente collaborativo dinnanzi alle richieste per accedere all’indennizzo di 600 euro. L’Istituto di previdenza è corso ai ripari frazionando gli accessi tra patronati, professionisti e privati cittadini. E in poche ore un milione e mezzo di persone sono riuscite a registrarsi — seppur con fatica — per accedere al bonus destinato a liberi professionisti e co.co.co, autonomi iscritti alle gestioni separate, stagionali del turismo, lavoratori agricoli, addetti dello spettacolo. Diecimila le richieste censite dai patronati trentini. Gli errori tuttavia persistono. Ma a placare gli animi è la ministra del lavoro Nunzia Catalfo:
«Le risorse bastano per tutti e quindi ci si può collegare anche con la dovuta tranquillità per fare la domanda». Anche la direzione regionale dell’Inps assicura che «le pratiche saranno gestite con tempi rapidi», e che «tutta la struttura organizzativa è già al lavoro». L’erogazione è prevista il 15 aprile.
Le soglie orarie sono state introdotte ieri. Dalle 8 alle 16 l’accesso al sito Inps è stato riservato ai patronati. Alle 16 scatta il turno dei cittadini, che potranno accedere sino alle 24. Durante la mattina, l’accesso è consentito anche ai Consulenti del Lavoro che però trattano unicamente — come professionisti — le domande di cassa integrazione da parte delle aziende.
Quasi cinquantamila persone, in Trentino, sono interessate dall’indennizzo. E sono circa 10.000 le mail che sono arrivate alle caselle dei patronati trentini per chiedere il bonus. «Una mole di richieste — ribadiscono in patronati in una nota — che ha messo in seria difficoltà gli uffici su tutto il territorio. A complicare la situazione i problemi sul sito dell’Inps, che a questo momento non sono stati ancora risolti e che impediscono di lavorare come si dovrebbe». Nel frattempo il consiglio dei ministri sta lavorando a nuove misure che confluiranno nel cosiddetto «Decreto aprile». Una nuova manovra che — oltre a contenere, nelle ipotesi, un nuovo bonus di 800 euro — prevede la sospensione di obblighi fiscali, la deroga sui bonus prima casa, una moratoria sulle sanzioni calcolate per versamenti tardivi. Tra le misure in discussione anche un bonus affitti da estendere agli immobili ad uso non abitativo (capannoni e studi professionali). Ma c’è anche l’idea di una moratoria sulle locazioni di bar, ristoranti e pizzerie. Allo studio anche l’abolizione di sugar tax (imposta sugli zuccheri, prevista a ottobre) e plastic tax (sulla plastica, prevista a luglio).
La ministra Catalfo Le risorse bastano per tutti e quindi ci si può collegare anche con la dovuta tranquillità per fare la domanda