Una gita (virtuale) nelle profondità delle nostre miniere
Calarsi nella profondità della terra, entrare nel cuore delle montagne per scoprire il mestiere del minatore, da sempre uno dei lavori più duri del mondo. Tutto rimanendo comodamente seduti in casa.
È l’iniziativa del Museo Provinciale Miniere dell’Alto Adige che, in questi tempi di isolamento casalingo, propone una visita virtuale alla miniera di Predoi, in cima alla Valle Aurina, per stimolare i sensi, distrarre e portare l’utente in nuovi mondi (info www.museominiere.it).
Si ipotizza che a Predoi si scavasse alla ricerca del rame già durante l’Età del Bronzo, oltre 4mila anni fa, come testimonierebbe un’ascia ad alette rinvenuta nella miniera nel 1864. La prima attestazione ufficiale dell’attività mineraria risale però al 1426, anno in cui vennero fusi due cannoni con il «rame di Predoi».
L’attività estrattiva venne avviata partendo dal punto di affioramento in superficie, in prossimità della Croce della Val Rossa, a circa 2mila metri di altitudine. A questo livello le vene metallifere erano spesse anche dieci metri e scendevano fino a circa 550 metri di profondità. Per questo
agli inizi l’estrazione avveniva scavando solamente pozzi verticali, ma dalla fine del 15esimo secolo si avviò la escavazione di gallerie.
Durante il periodo di apertura, la miniera fu gestita e sfruttata da diversi imprenditori, per lo più famiglie nobili che ottenevano la concessione dai Principi territoriali. Gli ultimi furono i conti von Enzenberg, costretti a chiudere l’impianto nel 1893 a causa della forte concorrenza degli Stati Uniti. La miniera tornò in attività dal 1957 al 1971, ma poi si arrivò alla chiusura definitiva, sia per motivi ambientali che economici: in quel momento lavoravano ancora 35 minatori. Prima della chiusura per pandemia, si poteva entrare nel cuore della miniera a bordo di un trenino, con il quale si percorrono i primi 940 metri, qui si poteva proseguire la visita guidata a piedi lungo diverse gallerie su due livelli per altri 360 metri.
Oggi questo percorso, ma anche molto di più, si fa con un’app per smartphone del Museo Provinciale Miniere che offre una soluzione a tutti coloro che vogliano evadere con il pensiero dalla quotidianità rimanendo a casa.
Il tour virtuale nella miniera di rame di Predoi si può scaricare gratuitamente e in pochi passaggi su qualunque smartphone attraverso la app per audioguide «Hearonymus». L’audioguida è infatti disponibile in lingua italiana, tedesca, inglese e olandese semplicemente accendendo al sito ufficiale del Museo Provinciale Miniere e cliccando sulla finestra apposita di museominiere.it. Un’esperienza che non solo si declinerà tra le 14 stazioni audio ma che racconterà la storia e la vita quotidiana di un minatore attraverso immagini, racconti e un breve video.