Corriere del Trentino

Una gita (virtuale) nelle profondità delle nostre miniere

- Francesco Verni

Calarsi nella profondità della terra, entrare nel cuore delle montagne per scoprire il mestiere del minatore, da sempre uno dei lavori più duri del mondo. Tutto rimanendo comodament­e seduti in casa.

È l’iniziativa del Museo Provincial­e Miniere dell’Alto Adige che, in questi tempi di isolamento casalingo, propone una visita virtuale alla miniera di Predoi, in cima alla Valle Aurina, per stimolare i sensi, distrarre e portare l’utente in nuovi mondi (info www.museominie­re.it).

Si ipotizza che a Predoi si scavasse alla ricerca del rame già durante l’Età del Bronzo, oltre 4mila anni fa, come testimonie­rebbe un’ascia ad alette rinvenuta nella miniera nel 1864. La prima attestazio­ne ufficiale dell’attività mineraria risale però al 1426, anno in cui vennero fusi due cannoni con il «rame di Predoi».

L’attività estrattiva venne avviata partendo dal punto di affioramen­to in superficie, in prossimità della Croce della Val Rossa, a circa 2mila metri di altitudine. A questo livello le vene metallifer­e erano spesse anche dieci metri e scendevano fino a circa 550 metri di profondità. Per questo

agli inizi l’estrazione avveniva scavando solamente pozzi verticali, ma dalla fine del 15esimo secolo si avviò la escavazion­e di gallerie.

Durante il periodo di apertura, la miniera fu gestita e sfruttata da diversi imprendito­ri, per lo più famiglie nobili che ottenevano la concession­e dai Principi territoria­li. Gli ultimi furono i conti von Enzenberg, costretti a chiudere l’impianto nel 1893 a causa della forte concorrenz­a degli Stati Uniti. La miniera tornò in attività dal 1957 al 1971, ma poi si arrivò alla chiusura definitiva, sia per motivi ambientali che economici: in quel momento lavoravano ancora 35 minatori. Prima della chiusura per pandemia, si poteva entrare nel cuore della miniera a bordo di un trenino, con il quale si percorrono i primi 940 metri, qui si poteva proseguire la visita guidata a piedi lungo diverse gallerie su due livelli per altri 360 metri.

Oggi questo percorso, ma anche molto di più, si fa con un’app per smartphone del Museo Provincial­e Miniere che offre una soluzione a tutti coloro che vogliano evadere con il pensiero dalla quotidiani­tà rimanendo a casa.

Il tour virtuale nella miniera di rame di Predoi si può scaricare gratuitame­nte e in pochi passaggi su qualunque smartphone attraverso la app per audioguide «Hearonymus». L’audioguida è infatti disponibil­e in lingua italiana, tedesca, inglese e olandese sempliceme­nte accendendo al sito ufficiale del Museo Provincial­e Miniere e cliccando sulla finestra apposita di museominie­re.it. Un’esperienza che non solo si declinerà tra le 14 stazioni audio ma che racconterà la storia e la vita quotidiana di un minatore attraverso immagini, racconti e un breve video.

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Fino al Covid-19 la miniera di Predoi si visitava con un trenino. Oggi il viaggio si fa con una app
Ieri & oggi Fino al Covid-19 la miniera di Predoi si visitava con un trenino. Oggi il viaggio si fa con una app

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