La Festa mobile del ‘900 Gli anni di Hemingway
In rete La serie letteraria dedicata al grande scrittore e raccontata da Spazio Off. Sei puntate in cui le sue parole diventano un sentiero per leggere il nostro tempo. «E per avvicinarci alla vita anche attraverso la sofferenza»
Dagli States a Cuba, dall’Africa fino al fronte friulano della Prima Guerra Mondiale. La vita di Ernest Hemingway non ha conosciuto confini, così come il suo mito. Oggi come allora la potenza della storia dello scrittore statunitense abbatte le barriere della distanza e unisce in un unico progetto lo spazio di produzione teatrale Spazio Off di Trento e il Museo Hemingway e della Grande Guerra di Bassano del Grappa, proseguendo la collaborazione iniziata l’anno scorso con lo spettacolo «H / Il Campione del Mondo», tratto dal racconto giovanile sostanzialmente inedito «La scomparsa di Pickles McCarty».
Da oggi prende il via la rassegna Hemingway Story, una «serie» letteraria in sei puntate per raccontare la storia di vita e di letteratura di Ernest Hemingway: sei domeniche di racconti per sei grandi temi della vita di un premio Nobel per la letteratura attraverso le voci degli attori Maura Pettorruso e Stefano Detassis. «La storia a puntate della vita di Hemingway è stata scritta da Pettorruso per accompagnare e completare la messa in scena dello spettacolo lo scorso dicembre, e viene ora riproposta come contenuto online
— spiega Daniele Filosi di Spazio Off —. Il grande insegnamento della vita e di tutte le opere di Hemingway è che la morte è la grande cassa di risonanza della vita. Avere dimestichezza, coscienza, e vicinanza con la morte fa risuonare in maniera grandiosa proprio la vita. È un po’ quello che stiamo vivendo: ci stiamo riavvicinando al senso profondo e autentico della vita “frequentando” da vicino la morte, il dolore, la fine».
La prima puntata, in diretta streaming oggi alle 16 sulla pagina Facebook del Museo, è dedicata agli inizi, l’infanzia, l’adolescenza e gli anni della formazione di Hemingway, dal giorno della nascita fino alla decisione di trasferirsi a Kansas City per diventare
giornalista. Il focus sarà il rapporto con il padre, con gli amici di gioventù e con le prime fidanzatine di un Ernest vivace, molto simile alla figura del suo alter ego Nick Adams. Il racconto biografico sarà intersecato con alcuni brani tratti dai racconti «Grande fiume tra due cuori», «Campo indiano», «Tre giorni di vento» e «La fine di qualcosa»: un viaggio tra alcune delle migliori pagine letterarie de «I quarantanove racconti». La rassegna proseguirà con gli altri 5 appuntamenti delle prossime domeniche, ognuno dei quali dedicato a un tema che ha segnato la vita e le opere di Hemingway. La guerra, effettiva e realmente combattuta o personale, verrà affrontata attraverso i reading di «Insonnia», «Il ritorno del soldato» e «Una storia molto breve»; il rapporto con il vecchio mondo europeo nelle parole di «Gatto sotto la pioggia», «Colline come elefanti bianchi» e «La capitale del mondo»; il racconto «Le nevi del Kilimangiaro» accompagnerà alla scoperta dell’Africa, mentre «Un posto pulito, illuminato bene» e «I sicari» introdurranno il rapporto di Hemingway con la sua amata Cuba. Infine l’ultimo appuntamento, intitolato «Festa mobile» come l’omonimo libro di memorie incompiuto e pubblicato postumo, arriverà come una conclusione. Dedicato agli anni giovanili, a Parigi, agli incontri con alcuni dei nomi più noti dell’arte e della letteratura, «Festa mobile» è stato celebrato come un simbolo di sfida e di festa dopo gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi.