Corriere del Trentino

COMPETENZA E DEDIZIONE

Attenti alle disuguagli­anze sociali

- Di Massimo Mazzalai

C’è una questione che la pandemia mette in risalto: dobbiamo essere più esigenti, concentrac­i sulle cose che contano. Per ripartire abbiamo bisogno di competenza e dedizione.

Alcune cose sono chiare, e non sono consolanti: il ritorno alla normalità sarà un processo lungo e difficile almeno fino a quando non ci saranno un vaccino o una medicina disponibil­i per tutti. Ma l’economia, il lavoro, la scuola, la socialità richiedono interventi e risposte rapide e coraggiose. E nessuno si senta escluso, perché il rilancio è una scalata da fare in cordata.

Questioni inedite impongono nuove soluzioni. La pandemia cambia anche il nostro modo di pensare e cambia la nostra scala di valori. L’efficienza del sistema sanitario è la priorità e anche in Trentino saremo più propensi a investire maggiormen­te, accelerand­o sui progetti della facoltà di medicina e del nuovo ospedale. Per il rilancio saranno decisivi i sostegni a lavoro ed economia, in crisi già prima della pandemia. E ci sarà una selezione feroce degli investimen­ti. Il turismo, uno dei motori dell’economia trentina (comparto che per definizion­e vive di socialità) nell’immediato dovrà cambiare pelle e favorire forme di accoglienz­a diffuse sul territorio, lontane dai grandi eventi che richiamano le folle. L’ulteriore e impetuosa accelerazi­one della rivoluzion­e digitale (che sperimenti­amo con la diffusione di telelavoro e lezioni a distanza) potrà dare qualche occasione alle periferie raggiunte dalla banda larga.

Per guardare alle prossime settimane e ai prossimi mesi servirà un supplement­o di responsabi­lità da parte di tutti. Da parte di chi governa ma anche dei singoli cittadini. Ci vorrà impegno e attenzione, perché bisogna muoversi velocement­e e i rischi sono molti. Il principale è che la forbice delle disuguagli­anze sociali ed economiche si apra ancora. La cosiddetta fase due intanto comincerà con un primo passo. Si ipotizza di riprendere la vita sociale in modo graduale, permettend­o a qualcuno di uscire per andare al lavoro o a scuola, limitando le uscite di altri? Dovremo limitare la nostra vita fuori casa a precisi momenti e con particolar­i forme di prevenzion­e? Sarà necessario da un lato osservare scrupolosa­mente le regole della (nuova) convivenza e dall’altro esigere la tutela dei diritti di tutti. Chi vive nel Trentino Alto Adige Südtirol si percepisce come parte di una società dallo spiccato senso civico. Il senso di appartenen­za sarà indispensa­bile per superare la crisi. C’è un’ultima questione che la pandemia mette in risalto. Dobbiamo essere più esigenti, concentrar­ci sulle cose che contano, guardare al concreto. Necessario fare selezione di notizie e di conoscenze per fare scelte consapevol­i. Per ripartire abbiamo bisogno di competenza, dedizione e generosità: le stesse qualità che ammiriamo nei medici che combattono il virus.

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