COMPETENZA E DEDIZIONE
Attenti alle disuguaglianze sociali
C’è una questione che la pandemia mette in risalto: dobbiamo essere più esigenti, concentraci sulle cose che contano. Per ripartire abbiamo bisogno di competenza e dedizione.
Alcune cose sono chiare, e non sono consolanti: il ritorno alla normalità sarà un processo lungo e difficile almeno fino a quando non ci saranno un vaccino o una medicina disponibili per tutti. Ma l’economia, il lavoro, la scuola, la socialità richiedono interventi e risposte rapide e coraggiose. E nessuno si senta escluso, perché il rilancio è una scalata da fare in cordata.
Questioni inedite impongono nuove soluzioni. La pandemia cambia anche il nostro modo di pensare e cambia la nostra scala di valori. L’efficienza del sistema sanitario è la priorità e anche in Trentino saremo più propensi a investire maggiormente, accelerando sui progetti della facoltà di medicina e del nuovo ospedale. Per il rilancio saranno decisivi i sostegni a lavoro ed economia, in crisi già prima della pandemia. E ci sarà una selezione feroce degli investimenti. Il turismo, uno dei motori dell’economia trentina (comparto che per definizione vive di socialità) nell’immediato dovrà cambiare pelle e favorire forme di accoglienza diffuse sul territorio, lontane dai grandi eventi che richiamano le folle. L’ulteriore e impetuosa accelerazione della rivoluzione digitale (che sperimentiamo con la diffusione di telelavoro e lezioni a distanza) potrà dare qualche occasione alle periferie raggiunte dalla banda larga.
Per guardare alle prossime settimane e ai prossimi mesi servirà un supplemento di responsabilità da parte di tutti. Da parte di chi governa ma anche dei singoli cittadini. Ci vorrà impegno e attenzione, perché bisogna muoversi velocemente e i rischi sono molti. Il principale è che la forbice delle disuguaglianze sociali ed economiche si apra ancora. La cosiddetta fase due intanto comincerà con un primo passo. Si ipotizza di riprendere la vita sociale in modo graduale, permettendo a qualcuno di uscire per andare al lavoro o a scuola, limitando le uscite di altri? Dovremo limitare la nostra vita fuori casa a precisi momenti e con particolari forme di prevenzione? Sarà necessario da un lato osservare scrupolosamente le regole della (nuova) convivenza e dall’altro esigere la tutela dei diritti di tutti. Chi vive nel Trentino Alto Adige Südtirol si percepisce come parte di una società dallo spiccato senso civico. Il senso di appartenenza sarà indispensabile per superare la crisi. C’è un’ultima questione che la pandemia mette in risalto. Dobbiamo essere più esigenti, concentrarci sulle cose che contano, guardare al concreto. Necessario fare selezione di notizie e di conoscenze per fare scelte consapevoli. Per ripartire abbiamo bisogno di competenza, dedizione e generosità: le stesse qualità che ammiriamo nei medici che combattono il virus.