Spesa «sospesa», l’impegno di Bozen solidale
BOLZANO In queste settimane di emergenza si stanno moltiplicando le iniziative di solidarietà verso chi è stato colpito dalla crisi. Molte persone, come conseguenza dell’emergenza che ha coinvolto tutto il Paese, si ritrovano nell’impossibilità di soddisfare i propri bisogni, anche quelli più basilari, come, ad esempio, mangiare. Sono tantissime le famiglie che, coinvolte dalle chiusure forzate delle varie attività, stanno facendo molta fatica a tirare avanti. Ed è a queste persone che si rivolge un’iniziativa messa in atto da Bozen Solidale, quella della Spesa solidale sospesa.
L’associazione ha preso spunto da quanto storicamente avveniva a Napoli con il caffè sospeso (chi entra in un bar ne beve uno e ne lascia pagato un altro per chi non può permetterselo) e l’ha riproposto a Bolzano in collaborazione con il negozio di generi alimentari Terra Bio in via Cesare Battisti. L’iniziativa prevede che chiunque vada a fare la spesa presso il punto vendita (o la ordini a casa), possa lasciare qualche euro in più rispetto a quelli che ha pagato, che saranno usati per comprare generi alimentari per chi non può permetterseli. Il progetto è iniziato il primo aprile, con
Bozen Solidale che ha coperto le prime spese. Dopo una settimana il primo bilancio parla di circa 500 euro raccolti e di una decina di famiglie, la maggior parte delle quali italiane, che ha ricevuto la spesa a domicilio.
Un lavoro, quello degli attivisti, non agevole visto che, la difficoltà nel reperire mascherine li ha portati a lavorare fino a qualche giorno fa, anche senza protezione. La solidarietà, naturalmente, non si rivolge solo a coloro i quali sono costretti in una casa e non hanno i mezzi per sostentarsi, ma si rivolge anche a chi un tetto sulla testa ancora non l’ha: sono poco meno di cento i senza fissa dimora in attesa di trovare una sistemazione stabile e anche loro, in questi giorni più che mai, faticano a sopravvivere. Alcuni di loro sono stati accolti nell’ex Alimarket, altri, invece, verranno inseriti a breve nei locali della Fiera. In ogni caso, sottolineano da Bozen Solidale, resteranno fuori delle persone delle quali qualcuno si dovrà occupare. L’associazione ha organizzato anche una raccolta fondi da affiancare alla spesa solidale che, in poco più di una settimana, ha permesso di raccogliere circa tremila euro grazie anche alle donazioni di alcune aziende del territorio, come la Weingut Schmid Oberrautner.
La decisione di avere Terra Bio come partner per la spesa sospesa è dovuta a un motivo: determinante nella scelta è stato il fatto che il negozio si serva dai piccoli imprenditori del posto, che in questo modo possono continuare lavorare, o da altri dell’Italia meridionale impegnati nella lotta al caporalato e alle mafie. Inoltre, da non trascurare, è il particolare che la spesa sarà incentrata su prodotti biologici. Il tutto rinunciando alla quota di guadagno: tutti i prodotti coinvolti nella spesa solidale saranno infatti venduti al prezzo di costo.