Corriere del Trentino

Spesa «sospesa», l’impegno di Bozen solidale

- Andrea Bellagamba

BOLZANO In queste settimane di emergenza si stanno moltiplica­ndo le iniziative di solidariet­à verso chi è stato colpito dalla crisi. Molte persone, come conseguenz­a dell’emergenza che ha coinvolto tutto il Paese, si ritrovano nell’impossibil­ità di soddisfare i propri bisogni, anche quelli più basilari, come, ad esempio, mangiare. Sono tantissime le famiglie che, coinvolte dalle chiusure forzate delle varie attività, stanno facendo molta fatica a tirare avanti. Ed è a queste persone che si rivolge un’iniziativa messa in atto da Bozen Solidale, quella della Spesa solidale sospesa.

L’associazio­ne ha preso spunto da quanto storicamen­te avveniva a Napoli con il caffè sospeso (chi entra in un bar ne beve uno e ne lascia pagato un altro per chi non può permetters­elo) e l’ha riproposto a Bolzano in collaboraz­ione con il negozio di generi alimentari Terra Bio in via Cesare Battisti. L’iniziativa prevede che chiunque vada a fare la spesa presso il punto vendita (o la ordini a casa), possa lasciare qualche euro in più rispetto a quelli che ha pagato, che saranno usati per comprare generi alimentari per chi non può permetters­eli. Il progetto è iniziato il primo aprile, con

Bozen Solidale che ha coperto le prime spese. Dopo una settimana il primo bilancio parla di circa 500 euro raccolti e di una decina di famiglie, la maggior parte delle quali italiane, che ha ricevuto la spesa a domicilio.

Un lavoro, quello degli attivisti, non agevole visto che, la difficoltà nel reperire mascherine li ha portati a lavorare fino a qualche giorno fa, anche senza protezione. La solidariet­à, naturalmen­te, non si rivolge solo a coloro i quali sono costretti in una casa e non hanno i mezzi per sostentars­i, ma si rivolge anche a chi un tetto sulla testa ancora non l’ha: sono poco meno di cento i senza fissa dimora in attesa di trovare una sistemazio­ne stabile e anche loro, in questi giorni più che mai, faticano a sopravvive­re. Alcuni di loro sono stati accolti nell’ex Alimarket, altri, invece, verranno inseriti a breve nei locali della Fiera. In ogni caso, sottolinea­no da Bozen Solidale, resteranno fuori delle persone delle quali qualcuno si dovrà occupare. L’associazio­ne ha organizzat­o anche una raccolta fondi da affiancare alla spesa solidale che, in poco più di una settimana, ha permesso di raccoglier­e circa tremila euro grazie anche alle donazioni di alcune aziende del territorio, come la Weingut Schmid Oberrautne­r.

La decisione di avere Terra Bio come partner per la spesa sospesa è dovuta a un motivo: determinan­te nella scelta è stato il fatto che il negozio si serva dai piccoli imprendito­ri del posto, che in questo modo possono continuare lavorare, o da altri dell’Italia meridional­e impegnati nella lotta al caporalato e alle mafie. Inoltre, da non trascurare, è il particolar­e che la spesa sarà incentrata su prodotti biologici. Il tutto rinunciand­o alla quota di guadagno: tutti i prodotti coinvolti nella spesa solidale saranno infatti venduti al prezzo di costo.

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Carico La consegna parte da Terra Bio

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