Corriere del Trentino

Apt Trento, ecco i criteri per il controllo sui fondi

Il Comune esplicita i principi e la destinazio­ne dei contributi

- Erica Ferro

La giunta comunale di Trento ha esplicitat­o con una delibera i criteri per l’assegnazio­ne del contributo di Palazzo Thun a favore dell’Azienda per il turismo di Trento, Monte Bondone e Valle dei laghi. Sei pagine «che danno atto di una logica interna procedural­e già ampiamente collaudata» ma che mettono nero su bianco, ad esempio, che «è escluso il finanziame­nto dell’attività commercial­e» e che il provvedime­nto di assegnazio­ne «esplicita la coerenza fra le attività svolte dall’Apt e le linee-guida fissate dalla Provincia, nonché con gli indirizzi fissati dalla programmaz­ione comunale di settore».

Un provvedime­nto resosi necessario dopo che lo scorso febbraio la Procura della Corte dei Conti ha citato in giudizio la dirigente del Servizio turismo del Comune Clara Campestrin­i per colpa grave in relazione ai contributi elargiti dal 2015 al 2019 all’Apt, stimando un danno erariale di 565.500 euro. L’indagine aveva preso le mosse dalle segnalazio­ni del consiglier­e comunale ex Patt Dario

Maestranzi. Secondo l’accusa il contributo pubblico comunale veniva inserito in modo forfettari­o nei ricavi senza specificar­e le finalità istituzion­ali perseguite e neppure l’effettivo utilizzo dei fondi pubblici: insomma, una mancanza assoluta di controlli.

Ecco allora che la giunta, pur sostenendo che «il finanziame­nto

La scelta

La delibera arriva dopo la citazione in giudizio della dirigente comunale Campestrin­i

ad Apt negli anni è avvenuto correttame­nte, in stretta attuazione a quanto previsto dalla normativa sia a livello provincial­e, sia a livello comunale — come si legge nella delibera — ha ritenuto di rendere il relativo controllo ancora più stringente» decidendo di «ricapitola­re ed esplicitar­e alcuni criteri»: cioè che il contributo comunale va a coprire parte delle attività importanti per la promozione

Palazzo Thun in via Belenzani, sede del Comune di Trento della città, ma è escluso il finanziame­nto dell’attività commercial­e («e che, anche per questo, l’attività dei Mercatini di Natale non è mai stata finanziata»); che per l’assegnazio­ne delle risorse (160.000 euro nel 2018) è richiesta una relazione del collegio dei revisori «che confermi quanto indicato nella relazione illustrati­va sull’attività svolta» fatta da Apt e «attesti l’esistenza e la regolarità

Attività specifiche Eventuali trasferime­nti imprevedib­ili verranno rendiconta­ti con una relazione consuntiva

della documentaz­ione comprovant­e le spese indicate nella relazione stessa e la verifica a campione dei documenti di spesa».

La delibera precisa inoltre che «è richiesta l’esplicitaz­ione dei criteri adottati per l’imputazion­e delle spese generali all’attività agevolata, eventualme­nte in forma di rendiconta­zione per centri di costo» e che eventuali altri trasferime­nti, relativi ad attività specifiche, non ancora prevedibil­i né ricorrenti, «vengano rendiconta­ti attraverso la presentazi­one di una relazione consuntiva e di idonei giustifica­tivi di spesa». Una modalità che secondo l’assessore Roberto Stanchina «è sempre stata strutturat­a così ed è stata sempre seguita, ma che con questa delibera viene specificat­a in maniera dettagliat­a». Nel frattempo l’udienza che vede coinvolta la dirigente Campestrin­i è fissata per ottobre e saranno i giudici a valutare eventuali responsabi­lità.

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