Corriere del Trentino

Mosna: errore arrendersi, prevalse logiche da orticello

Itas, durissimo sfogo del presidente Mosna dopo lo stop alla Superlega

- di Marco Vigarani

Presidente Mosna, quale sentimento prevale a distanza di un giorno dallo stop alla SuperLega?

«Resta l’amarezza di non essere riusciti a far capire a tutti l’importanza di continuare — dice il numero uno di Trentino volley e della Legavolley — Con un’estate senza impegni internazio­nali avremmo avuto tempo per provare a finire la stagione. Sarebbe bastata la buona volontà per dare un seguito agli sforzi economici e fisici compiuti finora giocando ogni tre giorni. Non digerisco il fatto che la pallavolo si sia arresa dando la vittoria al virus».

Ritiene che non si sia dato il giusto peso alle prospettiv­e del movimento?

«Ogni opinione è legittima ma forse non tutti hanno compreso l’importanza di uscire dal proprio orticello per avere una visione allargata di quello che accadrà più avanti. Si è cercato di risparmiar­e sui piccoli costi immediati senza vedere le opportunit­à complessiv­e. Avremmo potuto provare a finire la stagione trovando il modo per tenere tutti in sicurezza».

Lo stop al campionato può creare anche un danno di immagine per la pallavolo?

«I campionati di A2 e A3 hanno logiche diverse, ma la in quanto campionato di vertice ha responsabi­lità precise sul piano della visibilità. Ce l’ho messa davvero tutta per far comprender­e anche questo aspetto. Abbiamo impegni con tv nazionali e internazio­nali oltre che con i partner. Ora è difficile prevedere quante risorse in meno ci saranno per la prossima stagione».

Quali sono i prossimi passaggi?

«Il primo è la ratifica odierna da parte della Federazion­e che ci darà indicazion­i per il sistema di promozioni e retrocessi­oni ma anche sull’assegnazio­ne del titolo in caso di playoff. Il secondo è il prossimo decreto del governo che ci dirà se dopo il 13 aprile inizierà la fase 2 e quali aiuti saranno previsti per lo sport. Dopo questo doppio spartiacSu­perLega que potremo prendere decisioni e al momento non posso escluderne nessuna».

Compreso lo svolgiment­o dei playoff?

 Bastava la buona volontà per provare a finire la stagione in estate

«Abbiamo tenuto aperta l’ipotesi perché il tempo c’è così come la possibilit­à di rispettare la sicurezza di atleti e staff. Sono un convinto sostenitor­e di questa prospettiv­a. Nel caso dovremo capire quanti club sceglieran­no di aderire ma sull’eventuale formula basterà mezzora per trovare la soluzione più adatta».

Come si programma il futuro con staff e squadra?

«Parlerò ufficialme­nte a tutti dopo la decisione della Federazion­e ma siamo in contatto costante. Siamo tutti consapevol­i di dover lavorare a una programmaz­ione del prossimo futuro e conosciamo le difficoltà dei nostri ragazzi così come loro conoscono le nostre».

Riesce ad essere ottimista per il futuro?

«Lo sono per natura, non mi piace dire di no. Sono consapevol­e dei problemi e realista. Per la prima volta in vita mia, anche se non è nella mia natura, mi costringo a programmar­e meno e a ragionare step by step ma non rinuncio all’ottimismo».

Resto ottimista Ma per la prima volta nella vita programmo meno

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Numero uno Il presidente dell’Itas e della Legavolley, Diego Mosna

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