«Turismo, piano con l’Euregio»
L’avvocato de Bertolini: «Volevano ghettizzare gli anziani, temo questa democrazia malata»
TRENTO Storico avvocato penalista tra i più conosciuti in città, Adolfo de Bertolini ha 76 anni: «Il mio giro di giostra l’ho fatto, se fossi contagiato dal coronavirus ne prenderei atto e mi preoccuperei soltanto che le mie ceneri non finissero per sbaglio nella terra del gatto». Sorride, la prende con ironia, ma aggiunge: «Quello che mi preoccupa, non tanto per me ma per i più giovani, è un altro virus, un virus politico che è ben peggiore di quello biologico».
Cosa intende, avvocato?
«Parlo del virus tirannicus che sottotraccia si diffonde, pronto a intaccare l’ordinamento democratico. Un virus multicolore, trasversale, che sta all’opposizione ma anche al governo, che si nutre della paura, che porta il popolo ad affidarsi al capitano di turno. Come è già avvenuto in passato».
uno stato europeo».
E in Italia?
L’avvocato Adolfo de Bertolini ragiona sugli effetti sociali e politici della pandemia
«In Italia è stato proposto di ghettizzare gli anziani, di isolare un gruppo specifico della popolazione, di spezzare la società in base all’appartenenza di età, di cancellare l’esistenza, fatta di rapporti sociali, culturali, professionali, a chi ha più di 60 anni. E vedo le brutte ombre che ritornano, quelle che si allungano dalle tragedie del ‘900, quelle dei lager, del confino, del filo spinato srotolato attorno a gruppi specifici di società».
Non le sembra un’esagerazione? E poi, la proposta è stata ritirata.
«Soltanto l’aver pensato a una cosa simile è pericoloso, sintomo di una spregiudicatezza e di un cinismo arrogante che mi preoccupa. L’articolo 3 della Costituzione che declina il principio di uguaglianza è limpido, è comprensibile anche da un bambino. È un principio fondamentale che non ammette deroghe».
Lo dice perché rientra nella categoria degli anziani da isolare per proteggere?
«Lo dico perché il male si esprime anche attraverso i regolamenti, le leggi, i sistemi giuridici, che possono lasciare aperta la porta a chi vuole governare annullando le libertà del cittadino. Tendenze liberticide che si trovano trasversalmente alle forze politiche, non solo a destra».
A chi si riferisce?
«La scorsa estate, a petto nudo, si aggirava sulle spiagge italiane un personaggio che si era autoproclamato “capitano” che forse senza rendersene conto interpretava una replica ridicola del Duce che tagliava il grano in tempo di autarchia».
Sta parlando di Salvini? Ora però è all’opposizione.
«Ma al governo c’è sempre Di Maio. Duci e ducetti che ogni volta che si esprimono insultando i principi della civiltà giuridica e democratica. Personaggi che fanno leva sul malcontento, sulla paura, sulle fragilità del popolo. Ed ora che la situazione economica sta precipitando, il loro richiamo rischia di acquisire consenso».
È preoccupato?
Il governo Ci sono Duci e ducetti che si esprimono insultando i principi della civilità giuridica
La critica Vedo brutte ombre che ritornano, non si può cancellare l’esistenza fatta di rapporti sociali
«Non temo una dittatura, ma qualcosa di più subdolo: la “democratura”. Una democrazia malata che porta in sé un virus che intacca e colpisce la libertà».