Forza Italia, Civica e Autonomisti «Baracetti non si discute» Il candidato: no a personalismi
TRENTO I dubbi sul candidato sindaco di centrodestra, le richieste più o meno esplicite di un cambio del cavallo in corsa che rischiavano di mettere in difficoltà Alessandro Baracetti e in imbarazzo l’intera coalizione, sembrano rientrare. Da Forza Italia e da La Civica arriva il sostegno incondizionato, espresso anche da Walter Kaswalder di Autonomisti popolari: «Ma come si fa a rimettere tutto in discussione ora? Anche per rispetto nei confronti di chi ha accettato la proposta di rappresentare il centrodestra alle comunali».
Gabriella Maffioletti di Forza Italia è dello stesso avviso: «Oltre che una questione di coerenza, è una questione di rispetto. Non ha nemmeno senso discuterne, perché da parte nostra, e vorrei pensare da parte di tutti, c’è lealtà e fedeltà alla parola data. La scelta di Baracetti come candidato sindaco è stata ponderata, è passata al vaglio dell’intera coalizione che l’ha accettata all’unanimità. Una persona competente, senza etichette di partito, espressione di una città che ha bisogno di cambiare». Sulle richieste di «cambiamento» avanzate da alcune forze della coalizione, Maffioletti concorda: «È vero che il Covid ha rimestato tutto, ma significa che sarà ancora più importante dare risposte concrete ai nuovi bisogni che emergeranno tra le persone. I temi da affrontare sono già contenuti nei nostri programmi — osserva però l’esponente azzurra — quelli del lavoro, dell’economia, della necessità della ripresa della città, i temi del sociale che a me sono tanto cari. Con questa epidemia i più fragili saranno coloro che maggiormente pagheranno le conseguenze della crisi, e su questo c’è bisogno di impegnarsi di più. E poi — aggiunge — si taglieranno le opere faraoniche che non servono a nulla, per concentrarsi sui problemi reali».
Se Forza Italia sposta la questione sul programma, Mattia Gottardi de La Civica entra nel merito delle polemiche di quest’ultima settimana che rischiavano di indebolire la figura del candidato sindaco: «Non si mette in discussione Baracetti, nessuno della coalizione lo ha mai pensato. Si tratta di voci di corridoio, perché nel confronto con i segretari politici delle forze che sostengono il centrodestra nessuno ha posto la questione». Un’affermazione che non teme di essere smentita, e se qualcuno lo facesse se ne dovrebbe assumere la responsabilità: «Tutti hanno espresso il loro sostegno a Baracetti, e voglio pensare tutti diano valore alla parola data».
Il diretto interessato, colpito dalle critiche e dai dubbi sulla sua capacità di guidare la coalizione di centrodestra nella tempesta della ricostruzione del dopo-Covid, non si scompone: «Io sono un uomo di parola — afferma convinto Alessandro Baracetti — un cittadino che alla chiamata ha risposto “Presente!”. Voglio sperare, e non ho elementi per sostenere il contrario, che tutti gli esponenti della coalizione siano di parola e onorino gli impegni presi con la città. Io credo nell’onestà intellettuale e politica di chi ha deciso di appoggiare la mia candidatura, ma non accetterò mai personalismi».