Bisesti difende Baracetti «Non si torna indietro»
«Baracetti non si tocca, Carli vagliato e scartato»
Il segretario provinciale della Lega difende il nome di Baracetti: «Il nostro candidato rimane lui».
TRENTO Non che abbia poi molta voglia di parlare di politica politicante, Mirko Bisesti. Da assessore all’Istruzione in Provincia «ho i tavoli aperti sulla ripartenza della scuola» spiega, mentre come leader della Lega «poco fa ero al telefono con uno dei tanti piccoli imprenditori trentini in crisi dopo il Covid» dice. Bisesti però sa che non può sottrarsi alla querelle nata tra gli alleati di centrodestra sulla figura di Alessandro Baracetti, il candidato sindaco della coalizione che in autunno sfiderà Franco Ianeselli del centrosinistra.
Bisesti, però Fratelli d’Italia ha detto chiaro che serve un altro candidato, ma pure il moderato Claudio Cia di Agire ha lasciato intendere di essere perplesso...
«Guardi, ognuno ha il diritto di esprimere il proprio pensiero. Certo, sarebbe meglio lo esprimesse nelle sedi opportune, ai tavoli di coalizione e non sui giornali».
A lei gli alleati non hanno detto nulla?
«Ci dobbiamo ancora vedere, il Covid ha cambiato il mondo e francamente le priorità ora sono altre: la situazione sanitaria e la crisi economica. Le elezioni invece sono lontane».
Che il Covid abbia cambiato il mondo lo dicono anche Fdi e Cia nel chiedere la testa di Baracetti...
«Io credo invece che proprio per la delicata fase che si è creata, a Trento serva un sindaco pragmatico, con determinati principi e una certa capacità e visione per affrontare le fasi due e tre. Baracetti ha tutto questo, è una figura nuova, un libero professionista che viene dalla società civile. Ma ripeto, chi non condivide lo dica ai tavoli dedicati e non ai mass media, è una questione di metodo. Ricordo però che su Baracetti a febbraio c’è stata unanimità e su di lui tutti hanno sottoscritto un impegno».
Gli alleati insofferenti però propongono l’imprenditore Marcello Carli, ex Udc, che si è detto pure disponibile...
«Marcello Carli è sicuramente un ottimo nome, ma che non spunta oggi. Lui era già stato sondato e vagliato tra dicembre e gennaio quando poi gli abbiamo preferito Baracetti».
Tradotto: non si torna indietro...
«Baracetti è frutto di una scelta condivisa da tutti meno di quattro mesi fa. E sottolineo da tutti. Una scelta, aggiungo, ragionata, arrivata dopo mesi di riflessione, non presa in cinque minuti. La Lega ascolta tutti, ma a tutti ricordo che chi fa politica
ed è leader di partiti e movimenti è responsabile delle sue azioni davanti ai cittadini».
Quindi?
«Non vedo perché cambiare strada. Ad oggi andiamo avanti con Baracetti, è lui il candidato sindaco di Trento del centrodestra».
Un candidato che però sul piano delle comunicazione non pare brillare. «Non sfonda» dice chi ne chiede la testa...
Chi ha idee diverse dovrebbe esprimerle ai tavoli e non sui giornali
«Vorrei vedere chi nella sua identica situazione avrebbe fatto meglio. Lo abbiamo presentato il 22 febbraio in piazza Duomo e una settimana dopo è esplosa la pandemia e tutto il mondo della politica si è fermato. Baracetti non è uno da proclami, ma è persona solida e concreta. Ne avremo bisogno».