Aggredisce e accoltella le due sorelle
Rovereto, trentenne accusato di tentato omicidio. «Ho agito su ordine di alcune voci»
Un trentenne di origine pachistana ha aggredito ieri la sorella di 26 anni al termine di una banale lite nel loro appartamento in via Paoli a Rovereto. Nel tentativo di difenderla, anche l’altra sorella appena maggiorenne è rimasta lievemente ferita. All’arrivo dei soccorsi, chiamati dalla più piccola delle sorelle, l’uomo avrebbe detto di aver agito su ordine di alcune «voci». L’uomo è stato interrogato ed è ora accusato di tentato omicidio.
ROVERETO Cosa gli sia passato per la testa è difficile saperlo. Ai carabinieri avrebbe detto di aver sentito delle «voci» che lo esortavano a colpire la sorella con un coltello. E lui ha obbedito alla lettera, aggredendo anche l’altra sorella appena maggiorenne, che si era messa in mezzo per proteggere la donna. Il tutto è avvenuto dentro le mura domestiche ieri pomeriggio, in un condominio di via Paoli, a Rovereto.
Entrambe le donne, di 26 e 18 anni, fortunatamente non sono in gravi condizioni. Trasportate all’ospedale di Rovereto, hanno riportato delle ferite lievi guaribili in pochi giorni, ma sono ancora sotto shock. Una delle due, la più grande, è stata colpita alla gola. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Rovereto, l’uomo, di 30 anni, di origini pachistane, in carico ai servizi sociali per problemi psichici, avrebbe tentato di ucciderla dopo una banale discussione.
Il litigio sarebbe infatti scoppiato per motivi futili, attorno alle 13.45 di ieri. Pochi attimi e gli animi si sono accesi. In preda a uno scatto d’ira, il 30enne ha impugnato un coltello da cucina e ha aggredito la sorella maggiore con un fendente alla gola. Sconvolta la sorella più piccola è intervenuta subito in soccorso della donna tentando di bloccare il fratello e rimanendo a sua volta ferita ad una mano. Una delle due ha poi chiamato il 118 richiedendo anche l’intervento dei carabinieri. Quando i militari sono arrivati in casa, l’uomo, che nella concitazione del momento si è procurato delle lesioni al polso, si era calmato. E sembra che in un primo momento abbia detto ai carabinieri di aver agito dopo aver sentito delle «voci». Sottoposto a interrogatorio, dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso, il 30enne è ora accusato di tentato omicidio.