Corriere del Trentino

Andreatta a Confeserce­nti «Parlo attraverso la giunta»

Il sindaco Andreatta replica a Confeserce­nti «Dai parchi ai mercati passando per le famiglie: il Comune è presente e sta investendo»

- Ferro, Giovannini

«Il sindaco parla attraverso la giunta». Alessandro Andreatta risponde così alle critiche mosse da Massimilia­no Peterlana (Fiepet), che l’ha definito «inesistent­e». Intanto Maurizio Fugatti prepara la nuova offensiva su Roma: «Sulle risorse nessuna garanzia: daremo battaglia».

TRENTO Alessandro Andreatta, sindaco di Trento, il presidente della Fiepet Confeserce­nti Massimilia­no Peterlana ha definito la sua azione «inesistent­e» durante questo periodo di emergenza. Come risponde?

«Gli ho telefonato stamattina (ieri, ndr). Per dirgli innanzitut­to che il sindaco lavora come prima se non di più e che parla attraverso la sua giunta. Non vivo di protagonis­mo, quello che conta è che il governo cittadino sia presente sui vari temi e attraverso gli assessori di competenza restituisc­a e comunichi, nel momento in cui si prendono le decisioni, ciò che la giunta stabilisce».

Questo è successo negli ultimi mesi?

«Ho sempre creduto molto nella collegiali­tà. In due mesi e mezzo abbiamo fatto tantissimi incontri di giunta, molti di più di quello tradiziona­le del lunedì, almeno due o tre a settimana e tutti dedicati all’emergenza coronaviru­s. Il lavoro di squadra è stato ed è importante. A me interessa che le decisioni che prendiamo vadano bene per la città e se non è così che si cambino in fretta».

È soddisfatt­o di quanto realizzato finora?

«Sì, a cominciare dall’apparentem­ente semplice distribuzi­one delle mascherine: effettuarl­a in un Comune da mille abitanti è una cosa, diverso in uno da 118.000. Sono soddisfatt­o anche di tutto il lavoro fatto sui mercati: abbiamo saputo chiudere e riaprire al momento giusto. Quello del giovedì, fra l’altro, a partire da questa settimana verrà riattivato nella sua totalità: per garantire il distanziam­ento sociale i banchi posizionat­i nella parte stretta di via Esterle verranno trasferiti temporanea­mente in via Belenzani e quello in cima a via del Torrione troverà spazio in piazza Fiera».

Che altro?

«Penso a tutto ciò che riguarda i parchi: già prima della chiusura avevamo provveduto con alpini e volontari alla sorveglian­za. Anche oggi (ieri, ndr) ho partecipat­o a un incontro di un’ora e mezza focalizzat­o sull’analisi delle linee guida nazionali per la fruizione: bisogna capire come effettuare la sanificazi­one, sorvegliar­e un certo uso dei giochi. Ma ci siamo occupati anche della spesa, offrendo una seconda possibilit­à che garantisse spazi più ampi e prezzi più bassi rispetto al supermerca­to più vicino a casa».

In vista dell’assestamen­to di bilancio di fine giugno come vi state muovendo?

«Interverre­mo su tanti settori, a cominciare dalla famiglia ma senza dimenticar­e le persone singole, quelle che vivono da sole, quelle più fragili, gli anziani. Ad esempio per i servizi di accoglienz­a in forma diurna e residenzia­le a favore di persone disabili e adulti abbiamo ipotizzato di aumentare la spesa corrente di 260.000 euro, mentre ulteriori 330.000 pensiamo possano servire per il sostegno economico alle famiglie in difficoltà, per i canoni di affitto o le bollette. Centomila euro in più vorremmo trasferirl­i alle associazio­ni, per fare in modo di poter abbuonare delle spese che hanno dovuto sostenere in relazione al momento di emergenza e per la gestione delle sedi. Stiamo valutando come intervenir­e per facilitare e tagliare».

Puntate molto sulla quotidiani­tà dei cittadini.

«Certamente, la quotidiani­tà della vita, del muoversi, del lavorare, dell’ambito educativo, della crescita della comunità attraverso la cultura. Ma anche la quotidiani­tà impegna molto, perché è necessario conoscere nel dettaglio leggi e provvedime­nti e capire come si traducano sulla città: si pensi ai controlli effettuati dalla polizia locale. Spesso, anche per volontà mia, hanno avuto un approccio informativ­o prima che sanzionato­rio, è stato fatto un lavoro importante di affiancame­nto alla comunità».

Quanto alle realtà «che fanno città» come bar e ristoranti?

«Oltre allo spostament­o in autunno del pagamento delle imposte caratteris­tiche degli esercizi pubblici, interverre­mo sicurament­e sui plateatici, che saranno più ampi come consentito dal Dpcm del governo per garantire il distanziam­ento tra le persone. Si tratterà di verificare quali agevolazio­ni si possano introdurre, se riduzioni o interventi di altro tipo, anche di gratuità come pare quasi certo».

C’è un tema che vi sta particolar­mente a cuore?

«Stiamo lavorando tantissimo in previsione della riapertura delle scuole e sul suo rapporto con la mobilità. Ma anche su asili nido e scuole materne: speriamo di riaprire a metà giugno. La decisione è provincial­e, ma noi saremo pronti per la ripartenza. È questo il vero tema: il Comune deve essere pronto a garantire che tutto ciò che viene di volta in volta consentito dallo Stato o dalla Provincia possa ripartire in sicurezza. Siamo tra coloro, infine, che più hanno riflettuto sulla cultura: fra poco diffondere­mo le nostre proposte estive».

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L’ingresso del cinema Vittoria a Trento, in via Manci. Rimarrà chiuso forse fino all’autunno
In stand by L’ingresso del cinema Vittoria a Trento, in via Manci. Rimarrà chiuso forse fino all’autunno

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