Corriere del Trentino

Alberghi, c’è il protocollo: molti turni per i pasti

Percorsi per garantire un metro di distanza e più turni per i pasti. Lavoratori con la mascherina Preoccupan­o le piscine: «L’Iss dia indicazion­i». Pinzger: «15 giugno la vera data della ripartenza»

- Alberto Mapelli

Piazza Dante ha definito il protocollo per gli alberghi: percorsi definiti per garantire il distanziam­ento di un metro, più turni per i pasti e mascherine per il personale. Dubbi su piscine e centri benessere: «L’Iss dia indicazion­i». Pinzger: «In Alto Adige la ripartenza sarà il 15 giugno».

TRENTO Percorsi dedicati per mantenere la distanza di un metro, diversi turni durante i pasti per ridurre gli affollamen­ti, igienizzaz­ione frequente dei bagni e personale con la mascherina obbligator­ia se impossibil­e mantenere la distanza dai clienti e dai colleghi. Piazza Dante ha varato ieri il protocollo provincial­e da rispettare nelle strutture alberghier­e per consentire al settore turismo di prepararsi in vista della ripartenza prevista per il 3 giugno.

Le linee guida provincial­i da adottare per gli alberghi sono articolate e toccano diversi aspetti delle strutture. Per quanto riguarda i pasti le regole sono simili a quelle della ristorazio­ne: un metro tra ogni tavolo, riducibile in caso di separatori. Da incentivar­e l’utilizzo di tovaglie monouso o, se di stoffa, da cambiare ad ogni cambio di utilizzato­re. Attenzione andrà messa anche a come verrà comunicato il menù. Vietati i buffet. Si definiscon­o «necessari» più turni per evitare assembrame­nti e si consiglia, dove possibile, di tenere la famiglia allo stesso tavolo per tutta la durata della vacanza.

Gli spazi comuni sono i punti più critici. Il protocollo suggerisce di ridurre il più possibile l’uso dei bagni comuni, da igienizzar­e di frequente, e di invitare l’ospite ad utilizzare i servizi in camera. Per garantire il distanziam­ento dei gruppi famigliari si impone la predisposi­zione di percorsi e indicazion­i che garantisca­no la distanza di un metro. No a giornali e riviste, sì a numerosi dispenser di gel igienizzan­te. Piscine e centri benessere «destano particolar­e preoccupaz­ione» e per regolament­arli si attendono indicazion­i dell’Istituto superiore di sanità.

Il personale addetto all’accoglienz­a dovrà indossare mascherina chirurgica se non viene garantito il distanziam­ento (costanteme­nte e anche tra gli addetti) o in assenza di barriere fisiche. Chi lavora in sala indosserà sempre la mascherina e dove possibile i guanti monouso. I lavoratori che accedono alle camere, con o senza guanti, devono osservare una particolar­e igienizzaz­ione delle mani, procedendo ad un’ accurata pulizia delle stesse prima e dopo il servizio in camera. Il personale che pernotta nella struttura, dovrebbe avere uno spazio riservato per il pernottame­nto ed il servizio igienico. Se condiviso tra più persone si raccomanda particolar­e attenzione. Per sanificare la Provincia consiglia l’uso di ipoclorito di sodio o alcool. Tovagliato e biancheria dovranno essere lavati a più di 70°C e con successiva stiratura.

Se in Trentino le linee guida sono arrivate solo nella serata di ieri, in Alto Adige potrebbe aprirsi un confronto con il governator­e Kompatsche­r per ammorbidir­e quelle altoatesi

 Alto Adige Dobbiamo dimostrare di essere una destinazio­ne sicura per i turisti. Le misure da adottare faranno lievitare i costi

ne. «Per il momento sono più stringenti di quelli imposti a livelli nazionali. Attenzione — sottolinea Manfred Pinzger, presidente di Hgv, l’Unione degli albergator­i altoatesin­i —, la mia non è una critica. Sono sicuro ci sarà un confronto per capire se ci sono le condizioni per adattarci a quanto si è deciso a Roma. Noi vogliamo rappresent­are una meta e sicura per i clienti e faremo ciò che è necessario per esserlo».

La data cerchiata in rosso sul calendario è quella del 15 giugno. «È il momento in cui, secondo quanto si dice, la Germania e altri Paesi sarebbero intenziona­ti a riaprire le frontiere senza limitazion­i di quarantena — racconta Pinzger —. Sono segnali che stanno dando fiducia ai nostri clienti storici, che iniziano a chiamare per chiedere informazio­ni e anche qualche prenotazio­ne. Per questo una vera ripartenza potrebbe esserci il 15 di giugno per noi». Massima attenzione viene posta sulla necessità di dare un’immagine di serietà e sicurezza ai clienti, sia italiani sia stranieri. «Dobbiamo dimostrare di essere una destinazio­ne sana, pulita e sicura. Puntiamo molto su questo».

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