Alberghi, c’è il protocollo: molti turni per i pasti
Percorsi per garantire un metro di distanza e più turni per i pasti. Lavoratori con la mascherina Preoccupano le piscine: «L’Iss dia indicazioni». Pinzger: «15 giugno la vera data della ripartenza»
Piazza Dante ha definito il protocollo per gli alberghi: percorsi definiti per garantire il distanziamento di un metro, più turni per i pasti e mascherine per il personale. Dubbi su piscine e centri benessere: «L’Iss dia indicazioni». Pinzger: «In Alto Adige la ripartenza sarà il 15 giugno».
TRENTO Percorsi dedicati per mantenere la distanza di un metro, diversi turni durante i pasti per ridurre gli affollamenti, igienizzazione frequente dei bagni e personale con la mascherina obbligatoria se impossibile mantenere la distanza dai clienti e dai colleghi. Piazza Dante ha varato ieri il protocollo provinciale da rispettare nelle strutture alberghiere per consentire al settore turismo di prepararsi in vista della ripartenza prevista per il 3 giugno.
Le linee guida provinciali da adottare per gli alberghi sono articolate e toccano diversi aspetti delle strutture. Per quanto riguarda i pasti le regole sono simili a quelle della ristorazione: un metro tra ogni tavolo, riducibile in caso di separatori. Da incentivare l’utilizzo di tovaglie monouso o, se di stoffa, da cambiare ad ogni cambio di utilizzatore. Attenzione andrà messa anche a come verrà comunicato il menù. Vietati i buffet. Si definiscono «necessari» più turni per evitare assembramenti e si consiglia, dove possibile, di tenere la famiglia allo stesso tavolo per tutta la durata della vacanza.
Gli spazi comuni sono i punti più critici. Il protocollo suggerisce di ridurre il più possibile l’uso dei bagni comuni, da igienizzare di frequente, e di invitare l’ospite ad utilizzare i servizi in camera. Per garantire il distanziamento dei gruppi famigliari si impone la predisposizione di percorsi e indicazioni che garantiscano la distanza di un metro. No a giornali e riviste, sì a numerosi dispenser di gel igienizzante. Piscine e centri benessere «destano particolare preoccupazione» e per regolamentarli si attendono indicazioni dell’Istituto superiore di sanità.
Il personale addetto all’accoglienza dovrà indossare mascherina chirurgica se non viene garantito il distanziamento (costantemente e anche tra gli addetti) o in assenza di barriere fisiche. Chi lavora in sala indosserà sempre la mascherina e dove possibile i guanti monouso. I lavoratori che accedono alle camere, con o senza guanti, devono osservare una particolare igienizzazione delle mani, procedendo ad un’ accurata pulizia delle stesse prima e dopo il servizio in camera. Il personale che pernotta nella struttura, dovrebbe avere uno spazio riservato per il pernottamento ed il servizio igienico. Se condiviso tra più persone si raccomanda particolare attenzione. Per sanificare la Provincia consiglia l’uso di ipoclorito di sodio o alcool. Tovagliato e biancheria dovranno essere lavati a più di 70°C e con successiva stiratura.
Se in Trentino le linee guida sono arrivate solo nella serata di ieri, in Alto Adige potrebbe aprirsi un confronto con il governatore Kompatscher per ammorbidire quelle altoatesi
Alto Adige Dobbiamo dimostrare di essere una destinazione sicura per i turisti. Le misure da adottare faranno lievitare i costi
ne. «Per il momento sono più stringenti di quelli imposti a livelli nazionali. Attenzione — sottolinea Manfred Pinzger, presidente di Hgv, l’Unione degli albergatori altoatesini —, la mia non è una critica. Sono sicuro ci sarà un confronto per capire se ci sono le condizioni per adattarci a quanto si è deciso a Roma. Noi vogliamo rappresentare una meta e sicura per i clienti e faremo ciò che è necessario per esserlo».
La data cerchiata in rosso sul calendario è quella del 15 giugno. «È il momento in cui, secondo quanto si dice, la Germania e altri Paesi sarebbero intenzionati a riaprire le frontiere senza limitazioni di quarantena — racconta Pinzger —. Sono segnali che stanno dando fiducia ai nostri clienti storici, che iniziano a chiamare per chiedere informazioni e anche qualche prenotazione. Per questo una vera ripartenza potrebbe esserci il 15 di giugno per noi». Massima attenzione viene posta sulla necessità di dare un’immagine di serietà e sicurezza ai clienti, sia italiani sia stranieri. «Dobbiamo dimostrare di essere una destinazione sana, pulita e sicura. Puntiamo molto su questo».