Schianto contro il bus, muore ambulante
Ieri mattina il terribile frontale. L’uomo, 72 anni, si stava recando al mercato di Arco
Nella mattinata di ieri uno scontro frontale terribile, senza alcuna frenata, tra un furgone e una corriera tra Nago e Arco. Armando Ronconi, venditore ambulante di 72 anni residente a Fumane (Verona), ha perso la vita mentre si stava recando al mercato di Arco. Forse un malore o un colpo di sonno gli hanno fatto invadere l’altra corsia prima dell’impatto. L’uomo era molto conosciuto nell’Alto Garda: dal 1974 frequentava i mercati della Busa.
TRENTO Un malore, o forse un colpo di sonno, e poi lo scontro frontale con la corriera, avvertito distintamente nei dintorni del luogo dell’incidente. Un impatto tremendo, senza nessuna frenata, che non ha lasciato scampo a Armando Ronconi, venditore ambulante di 72 anni, residente a Fumane (Verona). Ieri mattina si trovava alla guida del suo furgone sulla strada della Maza, tra Nago e Arco, per raggiungere il mercato settimanale della cittadina arcense, nel primo giorno di riapertura.
Da più di 40 anni, dal 1974 precisamente, l’uomo partecipava regolarmente ai mercati cittadini dell’Alto Garda. Ieri aveva lasciato la sua abitazione alle prime luci dell’alba dopo il lungo periodo di stop forzato legato all’emergenza sanitaria. Aveva caricato i capi di abbigliamento sul suo mezzo, un furgone Master blu scuro, e si era messo in viaggio verso Arco. Alle 7 era già arrivato alle porte della frazione di Bolognano-Vignole. Superato il cartello di benvenuto, non è riuscito però a attraversare il piccolo centro abitato.
A poche centinaia di metri dalle prime case, lungo la strada statale 240, sulla cosiddetta discesa della Maza, il 72enne ha perso il controllo del veicolo andando a finire sull’altra corsia. Dalla direzione opposta, in quello stesso momento, proveniva un autobus extraurbano di Trentino Trasporti che procedeva in direzione Nago. Inevitabile l’impatto tra i due mezzi. Uno schianto frontale che ha destato subito molta preoccupazione. «Mia figlia ha sentito un botto violentissimo — racconta la signora Vivori che abita in località Fibbie, a piedi del dirupo che costeggia il tratto di strada in cui si è verificato l’incidente —. Qualche minuto dopo abbiamo visto arrivare l’ambulanza, che poi però non se n’è più andata. A quel punto abbiamo capito che era successo qualcosa di grave».
Quando sono arrivati i sanitari del 118, infatti, Armando Ronconi era già morto. A dare l’allarme era stato l’autista della corriera, rimasto lievemente ferito insieme a due dei nove passeggeri che si trovavano a bordo del mezzo, portati poi al pronto soccorso dell’ospedale di Arco per accertamenti. Sul posto sono accorsi anche i vigili del fuoco della zona, che hanno subito liberato l’uomo dalle lamiere. Ma i tentativi di rianimare il 72enne sono risultati vani. Il traffico è stato quindi bloccato immediatamente, provocando lunghe code in entrambe le direzioni fino alle 10. Per i rilievi di rito sono intervenuti gli agenti di polizia stradale del distaccamento di Riva del Garda. Sull’asfalto non è stato trovato nessun segno di frenata. Per motivi ancora da accertare, l’uomo avrebbe invaso la corsia opposta senza lasciare il tempo all’autista dell’autobus di evitare l’impatto. Oltretutto, i due si trovavano in prossimità di una curva e in un tratto piuttosto stretto, in passato già teatro di gravi incidenti e ieri dopo sette anni di un nuovo incidente mortale. Appresa la tragica notizia, al mercato cittadino è poi apparso un mazzo di fiori su un banchetto, posizionato dagli altri venditori ambulanti nel posto che solitamente occupava Armando Ronconi, davanti alla chiesetta di Sant’Anna di Arco.