Corriere del Trentino

Cgil, Cisl e Uil: «Noi tagliati fuori, ora un incontro»

- A. D.

Stupore e rabbia. Le reazioni dei sindacati, all’indomani della diffusione della circolare sulla ripartenza della scuola, si concentran­o entro questo perimetro. «Non senza stupore — esordisce Pietro Di Fiore (Uil Scuola) abbiamo letto la nota del Dirigente generale del Dipartimen­to istruzione che ha mandato in fibrillazi­one tutte le comunità scolastich­e. Fin dai primi incontri abbiamo chiesto l’istituzion­e di un tavolo di confronto sul tema della Scuola della ripartenza. A oggi il nulla: Dad in Trentino non è la didattica a distanza ma il dipartimen­to a distanza.

Siamo increduli nel leggere che spetterebb­e alle scuole attivare forme di contatto con le amministra­zioni comunali, al fine di acquisire ulteriori spazi». E se la Uil prende atto «delle generiche consideraz­ioni sulla riduzione dell’orario settimanal­e che però necessitan­o di ampio confronto pedagogico e didattico, grave» è definita l’introduzio­ne di telecamere nelle aule nelle terze medie per gestire un gruppo di alunni da remoto: «L’aula è ambiente educativo, nessun “occhio digitale” può permetters­i di intervenir­e all’interno di questo microcosmo. Chiederemo un incontro con urgenza all’assessore». Sulla stessa lunghezza d’onda Stefania Galli (Cisl Scuola): «Stiamo ragionando a fatica sulla scuola dell’infanzia, dove, con quel protocollo si è persa un’occasione poiché avendo in Trentino competenza primaria si poteva fare molto di più, e arriva questa nota che disorienta. Il problema sono solo gli spazi e i numeri? — si chiede Galli — E ancora, con quale personale? Si domanda ancora una volta alla scuola di arrangiars­i. Prima di inviare questa nota si poteva ragionare insieme. Ne ho visti assessori e dirigenti, ma una cosa simile mai». Cinzia Mazzacca (Flc Cgil) parla di «un’operazione per far quadrare i conti più che di un piano per la ripartenza. Sono settimane che sollecitia­mo un confronto di merito, oggi arriva una soluzione definita in solitaria». Dall’organizzaz­ione del lavoro, ai tempi scuola, al fabbisogno di personale «sono temi che devono essere affrontati in un confronto schietto con le organizzaz­ioni sindacali facendo anche chiarezza sulle risorse che la Provincia è pronta ad investire».

 Galli Infanzia, svilita la competenza primaria del Trentino

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