«Contributi bici, valutiamo altri Comuni»
Il vicepresidente Tonina: «Non ci vogliamo fermare». Il Faib: potenziare ciclabili e parcheggi
TRENTO Oltre 2.000 pratiche di contributo presentate in sole 24 ore, il budget di un milione di euro polverizzato e un volume di vendite che si attesta tra i due milioni e mezzo e i tre milioni di euro. Il bonus per l’acquisto di city-bike, cargobike, pieghevoli e bici tradizionali da parte di persone residenti o che lavorano a Rovereto, Pergine Valsugana, Arco, Riva del Garda e a Trento è stato un successo per la giunta provinciale che ha promosso l’iniziativa: «Iniziativa che va nella direzione del miglioramento della mobilità — spiega l’assessore provinciale all’Ambiente Mario Tonina — perché con il contingentamento della capacità dei trasporti pubblici in seguito alle disposizioni sul coronavirus il rischio è di ritrovarci con il traffico sempre in tilt».
Allo studio, considerato l’apprezzamento del bonus, l’estensione della misura anche ad altri Comuni e la possibilità che oltre alla city-bike possa rientrare nel bonus anche la bici elettrica da montagna: «Vedremo come sarà il bonus nazionale che è stato annunciato ma che non è ancora stato introdotto. Da parte nostra — spiega Tonina — la volontà di non fermarsi a questa prima iniziativa. Sono già in contatto con il presidente del Consorzio dei Comuni Paride Gianmoena per studiare soluzioni anche per i Comuni fin qui esclusi dal provvedimento».
Ma i contatti sono avvenuto anche con i comuni di Arco e Riva del Garda, dove la quota disponibile è stata superata rispettivamente del 291 e del 223 per cento: «Provincia e Comuni parteciperanno in cofinanziamento sulle domande in esubero già presentate. In questi comuni — aggiunge l’assessore — si nota una cultura particolarmente avanzata sull’uso della bici come mezzo di trasporto quotidiano».
L’iniziativa provinciale, che garantiva la copertura del 50% della spesa fino a un massimo di 600 euro, è stata apprezzata anche da Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta: «Il merito di questa proposta — afferma infatti Massimo Pegoretti — è quello di far conoscere l’importanza della pedalata assistita come alternativa alla mobilità urbana. Ed è quindi giusto che il bonus sia stato pensato per le città, dove il traffico è destinato ad aumentare. Oltre a questo provvedimento serve molto altro. Ad esempio percorsi ciclabili dedicati, cicloparcheggi sicuri e coperti».
Ma questa partita, quella per l’aumento dei percorsi ciclabili e dei parcheggi dedicati alle biciclette, spetta alle amministrazioni comunali: «Anche qui deve cambiare la cultura. Ho letto di consiglieri comunali di Trento che si scandalizzano per la previsione di spesa di 500mila euro per la costruzione di un cicloparcheggio, ma per noi sono più scandalosi i milioni di euro previsti per la costruzione di nuovi parcheggi per le auto in centro».