Lana, 10 giorni sotto terra Il festival si fa virtuale
Dai film alle performance, dai menu a tema alle esperienze, un programma fitto tra artisti, visite guidate, visioni. Da seguire da casa, ma intensamente
Dieci giorni «sottoterra» per il festival LanaLive che viene inaugurato oggi e fino al 31 propone un fitto cartellone di eventi. Il festival culturale della cittadina altoatesina è dedicato in questa edizione all’Underground, al sottosuolo, e proporrà ai visitatori un insolito tour che li spingerà a esplorare cantine, caverne, tombe e garage, ma anche l’archeologia del dimenticato e del rimosso. Il tutto passando attraverso concerti e performance, mostre e proiezioni di film, dj set, conferenze e tour dedicati al mondo sotterraneo di Lana e dei suoi dintorni.
Un modo per dimostrare che arte e cultura possono essere fonte di gioia anche in tempi difficili, come quelli che stanno accompagnando la ripresa al termine dei due mesi del lockdown per il contenimento del coronavirus. E anche questo viaggio, pianificato da mesi e nato per cogliere i segnali dal sottosuolo, sarà fruibile in veste mediatica e social. «Oltre ai livestream ci saranno una brochure, una trasmissione radio, un sito web interattivo e una performance i cui ingredienti saranno consegnati direttamente a casa dopo essersi prenotati - promettono gli organizzatori».
Il programma prende il volo oggi alle 18 con il vernissage virtuale della mostra «Angoli scuri» curata da Annika Terwey e Sophie Lazari. I protagonisti sono 22 giovani artisti che nelle loro opere, esposte in un edificio disabitato da anni nel centro di Lana, affrontano il tema della salute mentale. Aprendo porte chiuse, il percorso artistico - a cui è dedicato il sito internet www.dunkleecken.com entra in stanze nascoste e dà spazio a mondi emotivi celati. Parallelamente alla mostra, il Kultur.Lana di piazza Hoffmann
organizza un ampio focus multimediale.
La giornata di domani sarà dedicata all’escursione alle buche di ghiaccio della frazione di Acquaviva, un raro fenomeno naturale spiegato dal principio fisico della galleria del vento:
l’aria scorre dall’alto verso il basso attraverso un sistema di fessure tra le rocce e si raffredda. Nell’impossibilità di proporre il tour, sarà fruibile sul sito il racconto dettagliato della guida Olav Lutz.
È una performance inusuale dedicata al cibo e al cinema quella proposta dal «designer esperienziale» Manuel Pellegrini. Uncanny Eatery, originariamente prevista in uno scantinato di Lana, esplora quella sensazione di disagio e angoscia che nasce quando, scendendo le scale per raggiungere spazi angusti, si teme che qualcosa di imprevisto ci attenda nel buio. Un’esperienza che chi si iscriverà potrà vivere grazie agli alimenti e al video con le istruzioni che verranno recapitati a domicilio tramite corriere.
Domenica sarà il momento di Marcel Zischg, l’autore che ha seguito nel ruolo di testimone l’edizione scorsa di LanaLive sul tema Roundabout stilando per ognuno un resoconto. Le sue osservazioni, accompagnate dalle foto di Flyle (Philipp Unterholzner) costituiscono il LanaLive-Report di cui lo stesso Zischg, alle 17, leggerà alcuni passi su Facebook. La settimana si apre lunedì alle 19 con il collezionista di suoni Manuel Oberkalmsteiner e il regista Matthias Keitsch che hanno sviluppato il format audio Unheard places esplorando luoghi «mai uditi» nella performance live su Radio Sonnenschein. Si prosegue martedì con il film Im
Keller (In cantina) del regista austriaco Ulrich Seidl, mentre mercoledì alle 19 Elia Guariento, ricercatore dell’Eurac, offrirà una panoramica sui «terreni vivi e la loro importanza». Il programma completo sul sito web.